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Aprire un nido famiglia: vantaggi e svantaggi

Sei una mamma a tempo pieno e ti piacerebbe aprire un asilo nido a casa tua? Ecco la procedura da seguire e i pro e i contro di una simile attività.

Cos'è il nido famiglia

Aprire un asilo nido in casa è una possibilità che alletta molte mamme, per poterlo fare, però, occorrono determinati requisiti. Vediamo, innanzitutto, cos’è un nido famiglia (o Tagesmutter – mamme di giorno): si tratta di un nido domiciliare che può accogliere fino a un massimo di 5 bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni (compresi i figli della responsabile, se minori di 13 anni).
Il servizio, nato nei paesi del Nord Europa, si sta diffondendo in questi anni anche in Italia, soprattutto nelle regioni settentrionali. Il nido in casa permette ai bambini di trovare un ambiente accogliente e familiare e garantisce ai genitori grande disponibilità e orari flessibili.
Il numero limitato, inoltre, consente all’educatrice di seguire ogni bimbo con l’attenzione necessaria, oltre a garantire la minor diffusione e il minor contagio di virus e malattie infettive.

Tagesmutter: requisiti per l'apertura, vantaggi e svantaggi

Per avviare un’attività di tagesmutter non è richiesto uno specifico titolo di studio ma è necessario frequentare un corso di formazione di almeno 250 ore, nel quale l’aspirante mamma-educatrice verrà istruita sui principi corretti dell’alimentazione, nozioni base di primo soccorso, ma anche gestione dei rapporti con le famiglie, oltre che su come organizzare e gestire le attività con i bambini.
Per quanto riguarda la parte burocratica è bene rivolgersi al Comune di residenza perché la documentazione richiesta varia da regione a regione. L’iter è comunque molto semplice.
Ma quali requisiti deve avere l’abitazione che ospiterà il nido famiglia?
- uno spazio attrezzato per lo svolgimento delle attività;
- un angolo “morbido” per far giocare i bambini in tutta sicurezza;
- una zona accoglienze attrezzata per appendere i cappotti e lasciare le scarpe;
- una zona per dormire, attrezzata con appositi lettini (uno per ogni bambino);
- una zona per cucinare e mangiare attrezzata per i bambini (quindi con tavolini bassi e/o seggioloni per i bimbi più piccoli);
- un bagno attrezzato con fasciatoio per lavare e cambiare i bimbi. Aprire un nido familiare, dunque, è relativamente semplice e garantisce molti vantaggi: innanzitutto la mamma-educatrice avrà la possibilità di lavorare direttamente a casa propria, accudendo i propri figli e avendo comunque la possibilità di realizzarsi professionalmente e fornire un servizio alla comunità.
I costi di avvio dell’attività sono contenuti e l’iter burocratico molto semplice.
Lo svantaggio principale riguarda i guadagni: visto l’esiguo numero di bambini sicuramente le entrate mensili non saranno elevate.

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