Armageddon - Giudizio finale (1998): scheda e recensione del film
1998: Armageddon - Giudizio finale su tutti i grandi schermi di Stati Uniti ed Europa. Il film candidato a quattro premi Oscar che ha commosso il mondo intero. Recensione del film.
Trama e recensione
New York. Uno shuttle viene devastato da una seria pioggia di meteoriti e precipita distruggendo a sua volta la Grande Mela e parte della Finlandia. La situazione è preoccupante, dunque, la NASA ricorre allo stato di massima allerta. A far precipitare la situazione già precaria del momento, la rilevazione degli scienziati di un asteroide enorme - grande come il Texas - e in rotta verso la Terra. Ecco che "Armageddon" ha inizio. La missione da affrontare è quella di intercettare lo steroide, trivellarlo fino ad un certo punto e immettere al suo interno una bomba, in modo da farlo esplodere. Così, l'amministratore della società NASA ingaggia la migliore e più esperta equipe di trivellatori, capeggiata proprio dal nostro Bruce Willis, attore che interpreta Harry Stamper, padre di Grace - Liv Tyler - e capo dell'amante della figlia, A.J (Ben Affleck). Il gruppo, assieme ad altri cinque componenti rilevanti, ha soltanto diciotto giorni per completare la missione. Devastazione, catastrofi, amore, dramma e alta tensione, sono gli elementi di questo cocktail brillante ideato da Jonathan Hensleigh e preparato dal genio di J.J Ambrams. Un finale eccezionale che lascia ancora oggi a bocca aperta. Interpretazione da Oscar sotto le note dell'ormai nota "I don't want to miss a thing", commovente colonna sonora di Armageddon degli Aerosmith.
Curiosità
Il film, nonostante sia stato un successo, ha riscosso anche qualche critica. Questo è accaduto in Italia, per via del doppiaggio del protagonista Bruce Willis. La voce è stata ritenuta inappropriata e alcuni fan hanno dichiarato il loro attaccamento al doppiatore Claudio Sorrentino.
Altra curiosità è quella del costo della realizzazione del film. Michael Bay - produttore - ha chiesto esplicitamente l'uso di vere tute da astronauta, il che vale a dire spendere circa 3 milioni ognuna. La NASA infatti, ha partecipato volentieri alla produzione del film, permettendo le riprese anche nella propria sede. Michael Bay ha pagato inoltre, anche per poter girare alla piattaforma di lancio dell'Apollo I, navicella che ha subito il noto incidente nel '67.
Ultima curiosità, cercando su Youtube il video della colonna sonora, questo ci mostrerà svariate scene del film, miste a quelle della band del cantante - e padre dell'attrice coprotagonista - Steve Tyler.