Biografia di John Cassavetes
John Cassavetes, regista americano di origine greca e fedele marito della bravissima Gena Rowlands, lascia il segno nella storia del cinema come uno dei fondatori del cinema americano indipendente.
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Biografia
Nasce il 9 Dicembre del 1929 a New York da genitori greci, emigrati poi a New York per una vita migliore. Egli trascorre solo pochi anni in Grecia, mentre il resto della sua vita si svolge nella Grande Mela, dove già da ragazzo si comincia ad interessare di teatro e recitazione, temi a cui dedica i suoi studi per buona parte degli anni '50.
Dopo un po' però si avvicina alla regia e, dopo aver sposato l'attrice Gena Rowlands, comincia a lavorare in piccoli progetti, come la serie televisiva "Johnny Staccato" del 1959 e 1960 targata NBC, in sui egli recita e dirige nello stesso tempo.
Tra la regia e la recitazione
Dopo vari sacrifici ma tanta voglia di lavorare nel cinema, Cassavetes riesce a portare sullo schermo il suo primo film, intitolato "Ombre" nel 1959, che viene distribuito al Festival di Venezia, riscuotendo un discreto successo tra la critica.
Comunque comincia a farsi notare e la Paramount gli affida il dramma "Blues di mezzanotte" nel 1962,e poi "Gli esclusi", due film che però non hanno alcun successo, tanto che John decide di ritornare alla recitazione e al teatro per un po' di tempo.
Il suo stile unisce la nouvelle vague francese ad un realismo molto crudo e intenso che traspariva per lo più dall'uso del bianco e nero sporco, dal montaggio nervoso e da dialoghi rarefatti.
La consacrazione come regista e i premi
Torna alla regia nel 1965 con "Volti", un film realizzato con capitali indipendenti, che vince l'oscar per la sceneggiatura e incorona John Marley come Migliore Attore Protagonista. Come attore, egli recita negli anni '70 in "Quella sporca dozzina", in "Rosemary's Baby" e in "Mariti".
Ma il successo arriva con "Minnie e Moskovitz" nel 1971, una commedia con Seymour Cassel e Gena Rowlands, sua musa ispiratrice.
Infatti poi girerà con lei “Una moglie”, omaggio alla bellezza e al carisma di sua moglie. Per questa interpretazione la Rowlands riceve una nomination all’Oscar come Miglior Attrice e il marito viene nominato come Miglior Regista. E “L’assassinio di un allibratore cinese” (1976), tutto basato sulla grande prova di Ben Gazzarra, nel ruolo di un giocatore d’azzardo.
Nel 1980 però il suo grande capolavoro che gli vale il Leone d'Oro è il thriller "Gloria" che lo consacra come regista, raccontando la storia di una donna, interpretata dalla Rowlands, che si prende cura di un bambino la cui famiglia era stata uccisa dalla mafia.
Purtroppo la cirrosi epatica che aveva diventa cronica e lo porta alla morte, a soli 59 anni, nel 1989.