Cécile de France, biografia

Richiestissima per la sua vitalità e impegno, Cécile de France sembra essere la migliore e più versatile nuova certezza del cinema francese odierno, tanto da essere stata scelta quale madrina del Festival di Cannes che l’ha consacrata rappresentante del futuro cinema internazionale.

Gli studi e l'esordio

Nata in realtà in Belgio a Namur il 17 luglio 1975, all’età di 15 anni inizia a prendere le sue prime lezioni di teatro al seguito di Jean Michel Frère, sotto la cui regia partecipò allo spettacolo “SC35C”, uno spettacolo di avanguardia dove all’involucro teatrale si univano break dance ed acrobazie. Lasciato il Belgio per la Francia nel 1992, a Parigi, dopo un periodo duro di ambientamento, finalmente riesce ad iscriversi all'École d'Art Drammatique diretta da Jean Paul Denizon, attore ed assistente del poliedrico Peter Brook. In questo contesto ottenne le vere prime basi per divenire un' attrice, basi che poi affinò successivamente all’École nationale supérieure des arts et techniques du théâtre dove conseguì nel 1998 il diploma e dove fu notata e presa sotto la custodia di Dominique Besnehard, direttore dell’agenzia Artmedia che già seguiva stars del calibro di Isabelle Adjani, Charlotte Gainsbourg, Sophie Marceau.

L’inizio di una splendida carriera

Lavorando in contemporanea in teatro, televisione e cinema, riesce a farsi apprezzare in breve tempo dal grande pubblico e, più che altro, riesce a farsi notare dal gotha cinematografico tanto che Richard Berry le propone un ruolo nella sua commedia “L'Art (délicat) de la séduction”, nel 2001, ruolo che la lancerà definitivamente nel mondo del cinema. Seguirà il film “L'Auberge espagnole”, del 2003, ove la sua interpretazione le varrà il Prix Louis Lumière e il César quale migliore promessa femminile. Il film avrà un seguito poi nel 2005, “Les Poupées russes” con il quale vincerà il suo secondo César, quale migliore attrice non protagonista. Nel frattempo, il 2004 l’aveva vista partner divertita di Jackie Chan nel film-remake “Le Tour du monde en quatre-vingts jours”, film dove darà prova di impegno e volontà particolari, girando anche molte scene impegnative e pericolose. La sua versatile professionalità la vedranno in ruoli completamente diversi ne “L'ennemi public n°1”, del 2008, dove recita a fianco di Gérard Depardieu e Vincent Cassel e, recentemente, in “Hereafter”, del 2010, a fianco di Matt Damon, dove sperimenta un ruolo a tratti anche drammatico, per il quale all’attore si richiede di esprimersi più con l’emotività e l’intensità che con l’azione o la parola. Cécile de France dunque a pieno titolo può adesso considerarsi non più giovane promessa ma – ne è testimonianza il ruolo recente di madrina a Cannes, ruolo normalmente riservato a personaggi affermati – attrice matura che non potrà che riservarci in futuro, eccellenti interpretazioni.