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Christoph Waltz, il grande attore austriaco

Un attore al quale, improvvisamente, si sono accese tutte le luci della ribalta, tanto che il grande circo del cinema nel 2010 gli ha concesso una palma d’oro, un oscar e un golden globe

Una carriera in sordina

Dedicatosi inizialmente al teatro, compie i suoi studi di recitazione tra Vienna e New York, dedicandosi poi al mestiere dell’attore calcando i palcoscenici di Svizzera ed Austria e restando quindi per lungo tempo, sconosciuto al pubblico internazionale. Verso la fine degli anni ’70 inizia il suo rapporto con la televisione tedesca per la quale parteciperà ad alcune fiction, prima tra queste, “Feuer!” del 1979. Sarà con la metà degli anni ’80 che le sue apparizioni inizieranno a figurare nei palinsesti internazionali, tra cui quello italiano, con le popolari serie de “L’ispettore Derrick” e “Il commissario Kress” nelle quali tuttavia, ricoprì tutti ruoli secondari. Gli anni ’90 non furono molto più fortunati ed a parte un ruolo da protagonista nel film “Più veloce della luce”, al fianco di Ben Gazzarra, in una commedia presto dimenticata da pubblico e critica, dovrà accontentarsi sempre di ruoli di comprimario, nuovamente relegandosi alle produzioni per il piccolo schermo, quali “Caterina di Russia”, “Il Commissario Rex”, “L’affare Herder”.

Il nuovo secolo ed il successo

Nel 2000 e nel 2001 il cinema sembra offrirgli una seconda possibilità ma sia in “Un perfetto criminale”, che in “She” non emergono le sue caratteristiche. I primi veri cenni di qualitativa consistenza iniziano a notarsi con “Ten – Omicidi in serie”, dove mette a frutto la lunga esperienza televisiva acquisita con le serie poliziesche televisive e dove verrà notato da Quentin Tarantino con il quale arrivò, nel 2009, la consacrazione, il successo ed il meritato plauso di pubblico e critica per la sua inappuntabile interpretazione del colonnello Hans Landa in “Bastardi senza gloria”. Il suo è stato definito come il “coronamento di un lavoro di cesello” e non a torto. Tarantino ha avuto l’intuito di cogliere la capacità di Waltz di crescere insieme al personaggio, di plasmarsi in esso miscelando mestiere, conoscenza e sensibilità, secondo un protocollo artistico che lo ha reso capace di offrirci un personaggio complesso, ironico, duro, misurato, freddo e colto che ha frequentemente rubato la scena a più blasonati partner di quel film. Sulla cresta dell’onda, nel 2010, ecco un altro successo, suo personale stavolta, per quell’ottima interpretazione del malavitoso Chudnofsky in “The Green Hornet”, pellicola che senza il suo supporto e quello di Cameron Diaz si sarebbe rivelata un autentico fiasco. A quelli ancora non convinti, proprio in questo 2011 il suo ruolo di August, instabile e crudele gestore di circo in “Come l’acqua per gli elefanti”, toglierà ogni dubbio circa il silenzioso quanto prezioso talento di Christoph Waltz.

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