Detrazione interessi passivi mutuo: informazioni
La normativa sulla detrazione degli interessi passivi dei mutui è abbastanza complessa: proviamo a fare un po' di chiarezza.
A chi spetta la detrazione del mutuo
Nell'ipotesi di accensione di un mutuo per l'acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima casa, i richiedenti potranno ottenere il rimborso nella dichiarazione dei redditi, per una parte degli interessi passivi pagati nel corso del rimborso fino al limite massimo di 4 mila euro, nel caso di un mutuo di acquisto, e di 2.582,28 euro nel caso di un mutuo di costruzione e ristrutturazione.
Nell'ammontare della cifra che si può portare in detrazione vanno compresi anche (al momento dell'atto di acquisto): le spese di istruttoria e di perizia, l'imposta sul mutuo e i costi del notaio (per questi la detrazione vale anche nel caso di cancellazione di ipoteca). Quindi appare evidente che nel caso in cui si debba decidere di stipulare un atto di compravendita (e quindi di mutuo) a fine dicembre o a inizio gennaio, è preferibile la prima scelta per i mutuatari: infatti non essendoci interessi passivi a 'saturare' il limite dei 4 mila euro (o 2.582,28 euro) si riuscirà a portare in detrazione gran parte delle spese sostenute. Inoltre nel caso in cui ci siano più intestatari, ciascuno potrà portarsi in detrazione solo una quota: ad esempio se si tratta di un mutuo intestato a 4 persone, ciascuna potrà portare in detrazione solo il 25% della quota degli interessi passivi pagati in un anno, e ipotizzando che l'ammontare complessivo sia stato pari a 6 mila euro, la quota detraibile (per ciascuno) sarà pari a mille euro.
I requisiti richiesti per la detrazione del mutuo
Affinché sia possibile portare in detrazione l'ammontare degli interessi passivi (fermo restando i limiti esposti sopra), è inoltre necessario che l'immobile sul quale grava il mutuo sia adibito ad abitazione principale, ed è necessario trasferirvi la residenza entro un anno dall'acquisto, o nel caso di ristrutturazione, entro i due anni successivi. È tuttavia possibile continuare a detrarre gli interessi passivi qualora ci si è dovuti trasferire per esigenze lavorative, o nel caso di militari o forze di polizia, questi possono comunque mantenere la residenza altrove (purché siano intestatari solo dell'immobile per il quale portano in detrazione gli interessi). Per quanto riguarda gli interessi dei mutui di ristrutturazioni questi vanno incontro a un ulteriore limite: se nel corso dell'anno sono documentabili le spese sostenute per la ristrutturazioni pari al 40% del totale, ci si potranno portare in detrazione gli interessi per questa quota, che sale nell'anno successivo al 100% se ad esempio si sono sostenute le spese per il restante 60%. Si tratta di importi detraibili, quindi il recupero viene ottenuto tramite l'applicazione del'aliquota dell 19%.