Edgar Allan Poe, opere e biografia

Spesso, quando guardiamo un film horror o leggiamo un romanzo giallo, senza che ce ne rendiamo conto, incappiamo in una serie di riferimenti alle sue opere. Stiamo parlando di Edgar Allan Poe, considerato ormai da tutti maestro della letteratura dell'incubo e del mistero.

Il maestro dell'incubo

Gran parte della letteratura moderna si rifà proprio ai suoi racconti: Edgar Allan Poe fu un vero pioniere di quello che oggi consideriamo il genere horror. Ma il punto forte delle sue opere sta nel fatto che, pur senza indugiare in quello che definiremmo "splatter", riescono a far tremare il lettore, soltanto attraverso l'evocazione di atmosfere noir e tenebrose.
Edgar Allan Poe nacque a Boston nel 1809, figlio di due attori che morirono quando aveva solo due anni. Il piccolo Edgar venne tirato su da un mercante, John Allan, di cui prese il cognome (era nato come Edgar Poe). Nel 1815, con la famiglia adottiva, si trasferì in Inghilterra dove studiò, influenzato dai più famosi scrittori dell'epoca. Nel 1821 fece ritorno in America, ma qui lo attesero molte delusioni: pochi anni dopo, infatti, venne cacciato dall'Accademia di Richmond per la sua cattiva condotta, inoltre si imbattè in una serie di delusioni sentimentali, prima fra tutte quella con la madre di un amico, Elena Stannard, che morì lasciandolo disperato.
In questo periodo iniziò a comporre poesie.
Nel 1826 si allontanò dal padre, perché non volle aiutarlo a pagare i debiti che si era procurato al gioco.
Un anno dopo pubblicò il suo primo libro: Tamerlano e altre poesie. Suo padre morì nel 1834, dopo averlo diseredato.
Nel 1836 sposò la cugina, Virginia Clemm, che aveva solo 13 anni. Negli anni successivi scrisse un gran numero di racconti e romanzi.
Edgar Allan Poe morì prematuramente nel 1849, per cause mai chiarite. L'ipotesi più accreditata è quella del delirium tremens, causato dagli eccessi che lo legavano sempre più spesso alla bottiglia.

Le opere

Edgar Allan Poe fu un vero maestro nel romanzo neogotico, ma non solo: fu il precursore del romanzo poliziesco e del giallo. Tra le sue opere più famose, ricordiamo "I delitti della rue Morgue", "Il mistero di Marie Rogêt" e "La lettera rubata", che hanno come protagonista Dupin, una sorta di Sherlock Holmes ante litteram.
Moltissimi i suoi racconti (se ne contano più di 60); tra i più suggestivi segnaliamo "Il gatto nero", "Il cuore rivelatore", "Il barile di Ammontillado", "La cassa oblunga", "La caduta della casa degli Usher", mentre, tra le poesie, quella più conosciuta è "Il corvo".