Erba sintetica per campo sportivo: cosa c'è da sapere
Va sempre più affermandosi l'uso di sostanze sintetiche nella copertura dei campi sportivi. Anche il calcio della serie A ne è interessato, con l'arrivo del Novara nella massima divisione.
A cosa è dovuto il successo del sintetico
Una volta, i campi da calcetto, da tennis o da calcio, erano di solito ricoperti da erba, terra battuta o terra rossa. Quasi tutti rivestimenti estremamente costosi o che necessitavano di manutenzione molto accurata e, logicamente, molto costosa da sostenere. Mantenere in buona efficienza un tappeto erboso di un campo di calcio, o la terra rossa di un campo da tennis, era una impresa improba e i costi erano talmente alti che non di rado si cercava di ripiegare su opzioni meno costose. Poi, è arrivata l’epoca del sintetico e si è avuta una vera e propria rivoluzione. I primi a piegarsi al processo in atto, sono stati i campi da calcetto e da tennis, ove i manti di erba sintetica hanno sostituito a poco a poco la canonica terra rossa, facendola praticamente sparire dalla circolazione. Quando è stato chiaro che l’erba sintetica poteva rappresentare una ottima soluzione anche per i campi da calcio, soprattutto quelli che una volta erano in erba, anche il football si è piegato. E ormai, i campi sintetici cominciano a prendere piede anche nelle serie professionistiche italiane, se solo si pensa che il Novara è arrivato nella massima serie del nostro calcio giocando proprio su un campo di erba sintetica.
i rischi legati all'uso del sintetico
La posa in opera dell’erba sintetica, viene messa in atto incollando speciali bande geotessili di giunzione, ad opera di tecnici specializzati. Sul manto posato, viene aggiunta sabbia silicea quarzifera di forma sferoidale, che serve a mantenere compatto il manto e garantisce la giocabilità assoluta. Se originariamente si riteneva che il gioco sul sintetico potesse rappresentare un problema per l’alta incidenza di traumi legati a questa superficie, a smentire il tutto hanno pensato proprio le statistiche. Infine, bisogna ricordare che da alcuni anni si è levato l’allarme riguardante la tossicità del materiale che viene usato per produrre campi in erba sintetica. L’allarme fu lanciato dalla Commissione interministeriale chiamata a pronunciarsi sulla questione, dopo un allarme lanciato dalla Lega Nazionale Dilettanti. Proprio per cercare di fugare le preoccupazioni in tal senso, la FIGC ha varato nel gennaio del 2011, un regolamento specifico che va a regolare l’uso di terreni in erba sintetica a livello professionale, nel quale sono stati presi in considerazione alcuni parametri come la garanzia della salute degli atleti e il rispetto dell’ambiente.