Istituti Vendite Giudiziarie: definizione, funzioni e responsabilità
Gli Istituti di vendite giudiziarie nascono nel 1949 con la promulgazione del primo codice civile italiano e sono regolamentati dal Decreto Ministeriale numero 109 promulgato in data 11 febbraio 1997. Sono degli apparati molto importanti per ciò che riguarda tutto il ciclo della vendita giudiziaria all'asta.
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Gli I.G.V.
Questi istituti sono dei soggetti privati che, nella loro attività, svolgono la funzione di ausiliari del giudice incaricato alle operazioni di vendita giudiziaria. Sono dei soggetti autorizzati e si assumono tutte le responsabilità e gli obblighi dell'esercizio alla stregua degli incaricati del pubblico servizio.
Sono incaricati, per concessione ministeriale, a svolgere l'attività di vendita, custodia e amministrazione dei beni mobiliari o immobiliari che vengono dati loro in consegna, in base all'articolo 71 delle leggi sulla disciplina del procedimento coattivo esattoriale.
Gli istituti di vendite giudiziarie sono presenti in ciascuna provincia sede di tribunale, oppure sono accorpati in circoscrizioni che raggruppano più di una provincia.
Gli incaricati degll'I.G.V. si occupano di interagire con i soggetti interessati, le istituzioni e gli uffici burocratici, per assicurare il massimo della comunicazione e il dialogo tra le parti per una migliore risoluzione del procedimento; intermediano tra debitore e contribuente per evitare situazioni ostative che rallenterebbero il processo; si preoccupano di pubblicizzare i beni all'asta mediante inserzioni sulle pubblicazioni gratuite o sui siti di aste; si preoccupano di fornire all'utente tutte le informazioni necessarie relative in generale al procedimento di vendta in un'asta giudiziaria, ma anche di informarlo su tutte le caratteristiche del lotto a cui è interessato e all'andamento dello svolgimento dell'asta a cui sta partecipando.
La responsabilità
Gli Istituti di vendite giudiziarie, oltre alle funzioni di intermediazione e di intercomunicazione tra le parti, assumono anche un ruolo di responsabilità nei confronti del tribunale e del legittimo proprietario: infatti quando il bene viene messo all'asta, e quindi affidato all'istituto, questo ne diventa pienamente responsabile per eventuali manomissioni, furti o danni che potrebbero verificarsi Deve quindi garantire al tribunale il massimo livello di sicurezza e attenzione dei beni che gli vengono dati in custodia..
È inoltre responsabile nel caso in cui tenti in qualche modo di favorire l'acquisto di un bene da parte di un soggetto piuttosto che di un altro, fornendo informazioni non veritiere o parzialmente tali, in modo da dissuadere l'acquirente non gradito dall'acquistare quel lotto.