It-bags: esempi e descrizione

It-bag, quello che c'è da sapere sulle borse più indimenticabili.

It-bags: le capostipiti

It-bag è un termine coniato dall'industria fashion, che nasce tra gli anni '90 e il 2000, per designare un marchio o un modello di borsa che sia facilmente riconoscibile creato da una casa famosa, indossato da celebrities, icone di stile, trend setter, fashion blogger, fashion addicted e fashion victim di tutto il mondo. Uno status, insomma. Forse molte ricordano l'episodio di Sex and the City in cui Samantha entra da Hermès per acquistare una Birkin e il commesso le dice che c'è una lista d'attesa di due anni. Ebbene, la Birkin (cognome dell'attrice Jane Birkin, la borsa nacque proprio dall'incontro tra lo stilista di Hermès e l'attrice) di Hermès è una it-bag. Proprio l'azienda francese, nata nel 1837 come selleria, ha creato l'altra capostipite delle it-bags, la prima: la Kelly. Borsa semplice, ispirata dal sac haut à courroie pour dames (borsa da sella), dalla forma a trapezio, fondo rigido e chiusura a cinture. Sarà la principessa Grace Kelly a renderla famosa e darle il nome, apparendo in una foto di Life del 1958.

It-bags and celebrities

Oltre alle borse di Hermès, altre it-bag leggendarie sono: la 2.55 di Chanel (la borsa matelassé tra le più imitate al mondo), la Lockit di Louis Vuitton, la Bagonghi di Roberta di Camerino, la Bamboo bag di Gucci. Negli anni '90 la vendita di borse registrò una crescita esplosiva: le handbag andavano a ruba e gli stilisti facevano a gara per proporre the bag, ossia la borsa del momento che avrebbe venduto milioni di pezzi. Il successo di molti modelli si lega al possessore: la Lady Dior fu creata espressamente e donata da Madame Chirac a Lady D; la Motorcycle di Balenciaga è la borsa preferita dalle modelle; la Sofia bag di Ferragamo viene fotografata sotto braccio a Jennifer Aniston e diventa un piccolo culto. Molti stilisti stanno recuperando il passato, riprendendo modelli e attualizzandoli nei materiali e nei colori, come Gucci. Per quanto riguarda il successo di una borsa, sono spesso i giornali di gossip ad avere più impatto sulle vendite: è sufficiente che uno stylist scelga un determinato modello per l'uscita della propria cliente a spasso per Los Angeles in leggings e ballerine, l'apparizione spesso finto-trasandata (in realtà studiatissima) prontamente ritratta dai paparazzi e il gioco è fatto. Secondo il sociologo francese Jean-Claude Kaufmann, autore di "Le sac, une petite histoire d'amour", le fedeli possiedono un'unica borsa e se ne separano dopo anni di usura, mentre le multipartner cambiano compagna in base al colpo di fulmine. Sospettiamo che la seconda specie sia decisamente più diffusa.