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La panne, il capolavoro di Friedrich Dürrenmatt

La Panne. Una storia ancora possibile è un romanzo di Friedrich Dürrenmatt del 1956. Il romanzo breve è stato trasposto molte volte a teatro e, nel 1972, ne è stato realizzato il film dal titolo La più bella serata della mia vita, dal finale rimaneggiato rispetto alla trama.

Trama

Alfredo Traps è un rappresentate di articoli tessili che sta viaggiando con la sua automobile per la Svizzera. A un certo punto la sua auto rimane in panne (da qui il titolo) e viene ospitato da un giudice in pensione che, vivendo da solo, gli offre un alloggio in cambio di compagnia. Traps accetta e viene così a sapere che, quella sera, il giudice ospiterà a cena due ex giudici, suoi colleghi anche loro in pensione e che, durante i loro incontri, amano trascorrere il tempo simulando processi storici o processare eventuali ospiti esterni, esattamente come Traps quella sera il quale, per gioco, decide di parteciparvi.
Durante la cena il rappresentante inizia a parlare di sé, raccontando anche del suo lavoro e del cattivo rapporto con il suo datore di lavoro di cui ha preso il posto dopo la sua morte, accaduta poco tempo prima. L’amabile conversazione, sotto gli occhi increduli di Traps, si trasforma in un vero e proprio processo con tanto di avvocato difensore e pubblica accusa, dove lui è l’indiziato come omicida del suo capo. Nonostante l’atmosfera allegra e assolutamente leggera della serata, man mano che il finto processo va avanti, Traps si sente sempre più a disagio e inizia a comportarsi in maniera strana, arrivando a ringraziare il giudice che, in questo perfido gioco al processo, sentenzia la sua colpevolezza per la morte del suo capo. Ubriachi fradici, i tre giudici si addormentano e, quando si svegliano la mattina successiva, trovano Traps nella sua stanza, impiccato fuori dalla finestra.

Recensione

In questo romanzo, come tutta la produzione letteraria di Dürrenmatt, è imperniata su una visione negativa della società e, nella fattispecie, della giustizia che, con i suoi meccanismi di indagine, non è in grado di arrivare e di dimostrare la verità dei fatti. Secondo Dürrenmatt è più facile arrivare alla verità di un caso giuridico se non si tengono conto dei procedimenti e dei cavilli giuridici che, tante volte, sembrano dimostrare tutto l'opposto, finendo per scagionare colpevoli o condannare innocenti. Dürrenmatt, quindi, tende a dissociare la giustizia reale da quella giuridica, affermando che non sempre vanno di pari passo.
Altro elemento chiave delle tematiche dell’autore è quello secondo cui l’uomo è governato dal caso e, come ne La Panne, anche un piccolo incidente può provocare inimmaginabili conseguenze.

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