Le Umbrella Girl e la mercificazione del corpo femminile

Le Umbrella Girls, sono un simbolo della regressione culturale in atto, che porta a considerare accettabile la mercificazione del proprio corpo.

Le Umbrella Girls

Gli appassionati di Motociclismo, probabilmente si saranno posti più volte la domanda: chi sono le ragazze che tengono l’ombrello per riparare dal sole i piloti del circuito negli attimi che precedono l’avvio della gara? Il loro nome, ha fatto nuovamente capolino nelle cronache quando, nel corso del programma “Le Iene”, si è parlato di uno stratagemma elaborato da Alessio Sundas con il sito Umbrellagirls,it, usato come specchietto per le allodole, al fine di attirare ragazze che aspirano a ricoprire questa funzione. Naturalmente, come succede ormai da decenni quando si parla di concorsi legati alla bellezza, la polemica è scoppiata di nuovo furiosa, visto che il composito mondo che si muove dietro le aspirazioni delle ragazze ad uscire da quella che vedono come una imbarazzante normalità, usando il proprio corpo, è un problema culturale estremamente rilevante.

La regressione in atto nel costume

Sembrano passati anni luce da quando le femministe scandivano orgogliosamente, durante le loro colorate adunate lo slogan “Il corpo è mio e lo gestisco io”. Che era una orgogliosa rivendicazione di un specificità del mondo femminile e della diversità di genere che andava coltivata puntando sulla realizzazione di una società ove la donna fosse valorizzata per le proprie doti e non per la sua bellezza. Purtroppo, i modelli culturali che sono stati promossi nel corso degli anni dai mezzi di informazione, sono esattamente l’opposto. Si è puntato molto, se non tutto, sulla apparenza, promuovendo di conseguenza il culto del corpo sano e bello e spingendo le ragazze ad una vera regressione culturale che le ha spinte a vedere nella mercificazione del proprio corpo, qualcosa di naturale. E anche quanto successo in politica, con lo scandalo sollevato da più parti e riguardante la preferenza accordata alla bellezza nella formazione delle liste di alcuni partiti in vista di importanti tornate elettorali, ha reso sempre più evidente il problema che sta caratterizzando sempre di più i modelli culturali ed educativi che vengono proposti, oggi, alle giovani generazioni, bombardate da messaggi distorti che rischiano di inoculare nella mente dei ragazzi la percezione che in fondo usare il corpo come una merce di scambio, non è sbagliato. In un paese come l’Italia, ove pure si parla in continuazione di valori familiari, il contrasto con i modelli culturali espressi da canali televisivi e giornali, sta diventando ogni giorno più stridente. E il fatto che tante ragazze possano desiderare di diventare Umbrella Girl, dovrebbe preoccupare non poco.