Misura della resistenza di terra, definizione e sistemi di misura
Il valore della resistenza del terreno è tra gli elementi basilari per il progetto e la costruzione degli impianti elettrici civili. Vediamo cos’è e i sistemi di misura mediante i quali viene calcolata.
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Resistenza di terra
Il suolo, così come la quasi totalità dei materiali, offre una certa impedenza al passaggio della corrente elettrica. Tale impedenza, detta resistenza di terra, varia insieme alla composizione del terreno e in base alla presenza di tubazioni metalliche o altri tipi di condutture nel terreno stesso. Misurare la resistenza di terra è di fondamentale importanza per il corretto e ottimale progetto di un impianto di sicurezza per la messa a terra. In caso di guasto nell’impianto elettrico, infatti, occorre fare in modo che la corrente di sovraccarico scarichi a terra senza creare pericolosi anelli di guasto all’interno dell’impianto dell’abitazione. In accordo con le leggi fisiche, ma il concetto è comunque piuttosto intuitivo, la corrente tende a scorrere nella resistenza minore: per questo motivo, negli impianti elettrici, dopo aver effettuato la misura della resistenza di terra, si pone una resistenza tra neutro e terra maggiore della resistenza di terra, in modo tale che la corrente scarichi verso il suolo e non attraverso l’impianto, danneggiandolo.
Misura della resistenza di terra
Abbiamo visto l’importanza della resistenza di terra e del suo valore. Prima del dimensionamento dell’impianto elettrico, occorre quindi conoscere il valore della resistenza di terra nella zona in cui si andrà a realizzare l’impianto di messa a terra. Nella pratica, la resistenza di terra si misura con un metodo molto semplice, basato sulla legge di Ohm, secondo la quale R=V/I. Ciò significa che per conoscere il valore della resistenza, basta calcolare il rapporto tra la tensione e la corrente. Il metodo di misura, detto volt-amperometrico, si basa quindi su due misure, una di corrente e una di tensione e necessita di un trasformatore, di un amperometro per la misura del valore della corrente, di due dispersori di terra e di una sonda si tensione per la misura del potenziale. Con il trasformatore viene generata una corrente elettrica, la quale viene dispersa nel terreno mediante un dispersore. In un punto abbastanza lontano, generalmente cinque volte la dimensione dell’impianto, viene posto un dispersore ausiliario che chiude il circuito. Mediante una sonda di tensione si misura punto per punto il valore del potenziale e, poiché grazie all’amperometro si conosce il valore della corrente in uscita dal trasformatore, è possibile conoscere punto per punto anche il valore della resistenza del terreno, semplicemente calcolando il suddetto rapporto tra tensione e corrente.