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Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, informazioni e storia

Il Museo dell'Opera del Duomo di Firenze di trova in via della Canonica 1 a Firenze,gli orari di apertura sono: 09.00 - 19.00; domenica dalle 09.00 alle 13.45. Biglietto d'entrata intero € 6.00, ridotto € 3.00. Situato sul lato nord est della piazza del Duomo, detto anche Opera di Santa Maria del Fiore, è una costruzione del 1296 fondata per ospitare, originariamente, un'istituzione laica, l'Opera del Duomo, costituita da artisti ed operai che dovevano verificare i lavori di costruzione del duomo e del campanile.

Le opere esposte

dopo il 1436, data di termine dei lavori della basilica, l'Opera continuò la sua attività di sorveglianza del complesso sacro del duomo, oltre a raccogliere opere che venivano tolte dallo stesso.
Solo dal 1896 il fabbricato venne aperto in parte al pubblico per permetterne la visita alle opere d'arte di ineguagliabile valore al suo interno contenute.
Tra le più importanti troviamo le forme per la costruzione della Porta del Paradiso di Ghiberti (porta est del Battistero di Firenze) le sculture di Arnolfo Cambio tra cui la madonna col bambino (situate inizialmente sul frontespizio della Cattedrale, ), le sculture di Donatello §(statua in legno della Maddalena), la scultura marmorea della Pietà di Michelangelo (inizialmente esposta in cattedrale, ritenuta da alcuni il monumento funebre dello stesso artista).
Nella sala principale del museo sono esposte le due cantorie in pietra di Luca della Robbia e di Donatello, permettendo al visitatore un confronto stilistico fra i due artisti rinascimentali.

L'importanza storica

Oltre alle opere artistiche, l'Opera è di notevole interesse storico perché, sono contenuti al suo interno i materiali di costruzione dello stesso duomo, campanile e battistero, rendendo possibile al visitatore un'immersione in una realtà di vita antica; sensazioni e percezioni che fanno rivivere i momenti della costruzione. Carrucole, mattoni, e altri arnesi dell'epoca, infatti, sono ancora depositati all'interno dell'Opera, strumenti utilizzati dallo stesso Brunelleschi (oltre al modellino originale per la costruzione della cupola) nella realizzazione delle sue arti, oltre che di tutti gli altri addetti al cantiere.
I lavori compiuti all'Opera tra il 1998 ed il 2000, per il Giubileo, ne hanno ampliato l'area espositiva, rendendo il museo una tappa fondamentale per coloro che desiderano conoscere la scultura fiorentina.

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