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Palazzo Venezia - Roma: info, curiosità e storia

Palazzo Venezia, uno dei primi e più importanti edifici civili Rinascimentali romani, si é contraddistinto nella storia del '900 per essere stato la sede del quartier generale di Benito Mussolini, i cui più importanti discorsi si svolsero proprio dal balcone di questo palazzo. Oggi è sede del Museo Nazionale e della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte

La Storia del Palazzo

Quando tra il 1455 e il 1466, il cardinale Barbo, futuro Papa Paolo II, fece costruire Palazzo Venezia (al secolo già Palazzo Barbo), non poteva immaginare che l'edificio, dopo molti secoli, sarebbe diventato famoso per le famose adunate che si svolgevano nella piazza antistante in occasione dei discorsi di Benito Mussolini, capo del fascismo. Fu infatti dal balcone principale del palazzo che il dittatore annunciò nel 1940, l'entrata ufficiale dell'Italia nella II guerra mondiale, con la Dichiarazione di Guerra a Francia e Gran Bretagna.
Ma la storia di Palazzo Barbo, conosciuto come 'Palazzo Venezia' in quanto sede, un tempo, dell'ambasciata della Repubblica di Venezia, è molto più antica ed interessante delle vicende avvenute durante la tragica parentesi della guerra. A partire dalla sua costruzione.
Se l'edificio, infatti, rappresenta nella sua genesi una concezione architettonica che si rifà alla tipologia 'castello-fortezza', sostituendo però al primo elemento l'abitazione 'civile', durante gli anni, diventa simbolo del tipico gusto rinascimentale romano, rappresentato al suo interno, nella zona del chiostro, da elementi ripresi da monumenti celebri romani quali il Colosseo, e all'esterno, da una maggiore fedeltà a modelli di un gusto più moderno, come il 'getto di calcestruzzo all'antica'.

La Nascita del Museo

La nascita del 'Museo di Palazzo Venezia' risale al 1916, quando si decise di trasferire il progetto di un grande Museo di Arte Medievale e Rinascimentale da Castel Sant'Angelo a Palazzo Barbo. Dall'insediamento fino al 1921, il palazzo si arricchisce di numerose opere d'arte, composte per lo più da collezioni d'arte private, e l'insediamento di Mussolini e del suo governo nel palazzo, non interrompe il suo sviluppo, grazie agli interventi di restauro applicati al suo interno.
Dal 1933 in poi, il Museo si arricchisce sempre più di opere d'arte, come la raccolta d'oggetti d'arte composta da dipinti, ceramiche, arazzi donata dal diplomatico George Wurts, o dall'acquisizione, da parte dello stato Italiano, di circa 1200 pezzi della collezione d'armi del principe Odescalchi, oltre ad innumerevoli altre raccolte di stampo medievale giunte nel corso degli anni.
Il Palazzo, situato alla fine di Via del Corso, a Roma, a fianco dell'Altare della Patria, sede del Museo Vittoriano, è oggi sede del Museo Nazionale e della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte.

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