Perché scaricare film è illegale, un compendio giuridico
Da anni si dibatte sulla liceità dei download da internet.
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Illegalità
Le "Opere dell'ingegno" sono tutelate dalla SIAE, un organo che gestisce e protegge il diritto dell'autore a usufruire dei proventi della sua opera.
Per poter "acquisire" tali proventi l'opera deve essere "venduta", nel caso dei film tale opera va "stampata" su DVD o BlueRay, messa in una confezione e posta in vendita nei negozi.
In questo modo gli acquirenti spenderanno dei soldi, che poi andranno ai gestori dei diritti e all'autore.
Ma se si scarica quel film dalla rete, non si "acquista" nulla, si "acquisisce". Non essendoci esborso, l'autore e l'ente vengono privati della quota di denaro relativa a quella "copia" del film. Inoltre, essendo già stato "acquisito" il film non verrà acquistato in futuro.
In altri casi si assiste ad una diffusione "post-vendita" del materiale. In pratica lo si "noleggia" o acquista dai servizi online e poi lo si "cracca" e converte in modo da essere ridistribuito privo di vincoli. Quella che si riceve al momento dell'acquisto è una licenza di "visione" privata, la stessa che di acquisisce comprando la copia fisica
Si tratta in tutto e per tutto di un furto, in quanto si è preso possesso di qualcosa senza pagarne il valore a esso attribuito e ricettazione nel caso quel materiale sia ridistribuito a scopo di lucro tramite File Hosting o simili.
Si sta anche dibattendo sui siti di streaming (YouTube, Megavideo, ecc), nei quali si possono guardare film senza pagare alcun biglietto.
In molti casi si tratta di film di recente uscita o che addirittura non sono ancora stati proiettati al cinema.
Anche in questo caso si "infrangerebbe" la legge, ma restano ancora dei dubbi. In effetti si "è visto" il film ma non lo si è "acquisito". Ricordiamoci però anche che l'acquisto del biglietto del cinema è in pratica l'acquisto della "licenza" di visione dell'opera.
I siti di streaming in effetti non possono essere accusati di diffondere materiale pirata in quanto si limitano a offrire spazio e banda che gli utenti usano a loro piacimento.
Gli stessi provider del servizio hanno posto in essere una sorta di "repulisti" di tutto il materiale ritenuto "pirata" dietro segnalazione degli utenti.
Anche i programmi di File Sharing (EMule, Shazaa, Torrent, ecc.) sono nel mirino. Tramite essi, infatti, moltissimi utenti diffondono materiale pirata. Vale lo stesso discorso degli streaming, è l'uso che se ne fa a essere illegale, non il programma in sè.
Legalità
La legge fa fatica a trovare un regolamento univoco a causa delle tante questioni che si sollevano.
Per scovare chi distribuisce e chi scarica sarebbe necessario "perquisire" computer e server e questo lederebbe la Privacy dei proprietari.