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The Fame Monster: recensione dell'album di Lady Gaga

Oltre dieci milioni di dischi venduti e la conferma del successo mondiale di Lady Gaga, con tematiche attuali e sonorità molto orecchiabili

The Fame Monster: il successo mondiale di Lady Gaga

The Fame Monster, del 2009, è il secondo album di Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga. Questo album nasce come integrazione dell'album precedente, The Fame (dura infatti circa 34 minuti). The Fame Monster, in realtà, è un vero proprio disco in cui Lady Gaga propone ben 8 brani di ispirazione principalmente pop-elettronica anche se, come è nella caratteristica della cantante americana, sono evidenziabili anche elementi R&B, dance anni '70 e anche rock. Da un punto di vista dei contenuti, più profondi del precedente, l'album parla delle paure (appunto i mostri) della cantante stessa. Come già detto esistono numerose versioni di questo album, una delle quali a disco singolo, ed un'edizione Super Deluxe a due dischi distribuita solo il 15 dicembre del 2009. In totale questo album ha venduto nel mondo oltre dieci milioni di copie.

Recensione canzone per canzone

- Bad Romance: è la prima canzone del 'The Fame Monster Album' ed anche il primo singolo estratto, ed oltre ad essere stato il più grande tormentone del 2010, è considerata da molti il capolavoro di Lady Germanotta. Ispirata dal 'mostro dell'amore' presenta sonorità squisitamente pop ed è ricca di ritornelli orecchiabili che ne hanno garantito il successo universale.
- Alejandro: tratta della 'paura del mostro degli uomini'. Questa canzone presenta sonorità spagnoleggianti (tributo a Madonna o agli ABBA?) ed inizia con una pezzo dello Csárdás di Vittorio Monti,famoso violinista. Da questo brano è stato tratto un video molto criticato per i riferimenti religiosi da molti considerati blasfemi.
- Monster: simbolo 'del mostro del sesso', è una continuazione di Just Dance che ricorda anche musicalmente.
- Speechless: ballata dell'album, è stata scritta per il padre che in quel periodo doveva subire un intervento al cuore, rappresentando così 'la paura della morte'.
- Dance in the dark: parla della 'paura del mostro di se stessi' sotto forma dell'insicurezza di alcune persone nei confronti del proprio corpo. Tutt'altro che superficiale tratta anche dell’ossessione di Lady Gaga stessa di dimostrare al mondo tutto il suo valore.
- Telephone: in questo brano, che fu anche il secondo singolo di 'The Fame Monster', Lady Gaga duetta con Beyoncé Knowles, e tratta della 'paura del mostro del soffocamento' inteso sia in ambito affettivo che lavorativo.
- So Happy I Could Die: forse la canzone meno valida dell'album a causa della sua eccessiva ripetitività. Tratta il tema della dipendenza da droghe ed alcool.
- Teeth: ultimo brano del disco dalle forti influenze rock, rappresenta la canzone per diversi aspetti più originale dell'album, e tratta della 'paura della verità'

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