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Villa D'Este a Tivoli: informazioni

Villa d'Este, assieme a Villa Adriana, costituisce una tappa obbligata per i turisti che desiderano visitare Tivoli. È stata definita patrimonio dell'umanità e il suo nome compare nella lista dell'UNESCO.

Breve storia

La nascita della storica Villa d'Este è legata alle vicende del cardinale Ippolito II d'Este, governatore di Tivoli e di tutto il territorio circostante. Costui decide di trasformare un convento dei francescani in una splendida villa adatta per i ricevimenti. I lavori vengono affidati nel 1550 all'architetto Pirro Ligorio, il tutto con un numero considerevole di assistenti e artigiani.
L'inaugurazione avviene ventidue anni dopo alla presenza del Papa Gregorio XIII. Pochi mesi dopo muore proprio il cardinale Ippolito II.
La villa rimane di proprietà della famiglia d'Este fino al 1624, poi passa agli Asburgo che, tuttavia, non prestano le cure e le dovute attenzioni. Inizia così il declino progressivo di Villa d'Este. Occorre attendere metà dell'Ottocento per un graduale miglioramento. Grazie all'interessamento del cardinale tedesco Gustav Adolf von Hohenlohoe-Schillingsfurst, possono iniziare gli opportuni lavori di ammodernamento e di salvaguardia.
Nel 1918 Villa d'Este diviene proprietà dello Stato italiano e si decide, quindi, di aprirla alle visite del pubblico.
Al termine del secondo conflitto mondiale sono necessari ulteriori lavori di restauro, a causa dei danni causati dalla caduta delle bombe,
Molto belle le stanze di rappresentanza e il piano nobile, progettate e dipinte da artisti di talento diretti dal pittore Livio Agresti.
Ricco di fascino è il giardino realizzato da Pirro Ligorio, che segue mirabilmente gli schemi architettonici delle città d'epoca romane. Per il funzionamento delle fontane viene anche realizzato un perfetto sistema di tubazioni che riesce a prendere l'acqua direttamente dall'Aniene.
Nei pressi della villa vi è anche la Grotta di Diana, con la presenza di mosaici di pietre e le statue di personaggi mitologici come Diana, le Amazzoni e Minerva.
Diverse sono le fontane, tra cui quella del Bicchierone, chiamata così perché raffigurante un grosso calice, del Pegaso, con la statua del cavallo alato e quella dell'Ovato, progettata sempre dall'architetto Ligorio e in stile barocco.

Curiosità e informazioni

Tra i frequentatori più assidui di Villa d'Este vi è da ricordare il compositore e direttore d'orchestra ungherese Franz Liszt che dedica alcune delle sue opere al capolavoro di Ligorio.
La villa è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 8.30 fino a un'ora prima del tramonto.
Sono presenti ascensore e mezzi di trasporto per le persone disabili.

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