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World Press Photo: informazioni sulla mostra di fotogiornalismo internazionale

World Press Photo Exhibition, la più prestigiosa esposizione del fotogiornalismo internazionale, nasce da un concorso che ha luogo all’inizio di ogni anno ad Amsterdam, dove risiede l’omonima fondazione, e fa poi il giro del mondo toccando le prinicipali città d'arte. Quest'anno farà tappa per la seconda volta a Napoli dal 8 dicembre 2011 al 4 gennaio 2012.

Il concorso

Il concorso annuale rappresenta il fulcro delle attività dell'organizzazione, una sorta di resoconto del difficile ma affascinante mestiere del fotogiornalista. Per raggiungere quest'obiettivo vengono raccolte fotografie provenienti dalle zone più disparate, che rispecchiano le tendenze e l’evoluzione del fotogiornalismo.
Il concorso è aperto a tutti i fotogiornalisti professionisti, alle agenzie, ai giornali e alle riviste che possono sottoporre le migliori fotografie dell’anno senza pagare nessuna tassa d'iscrizione.
La giuria, composta da editori, fotografi, e rappresentanti delle agenzie stampa di tutto il mondo, si riunisce ogni anno a febbraio e formula il suo verdetto in maniera totalmente indipendentemente dal World Press Photo. I vincitori vengono poi annunciati nella seconda settimana di febbraio con una conferenza stampa e alla fine di aprile ha luogo la Cerimonia di Premiazione.
Le prime 200 foto vengono poi allestite in una mostra itinerante nel mondo, che tocca 50 nazioni ed è visitata da 2 milioni e mezzo di persone.

La vincitrice del 2011

La foto dell'anno 2011 è quella scattata dalla fotoreporter sudafricana Jodi Bieber, che ha come soggetto il ritratto di Bibi Aisha, una donna afghana a cui è stato sfigurato il volto con il taglio del naso e delle orecchie per essere fuggita dalla casa del marito. Lo scatto è stato sulla copertina del settimanale Time del primo agosto 2010 come simbolo delle violenze subite dalle donne in Afghanistan, per poi essere scelto dalla giuria del WPP in quanto specchio non solo dei sopprusi della ragazza ritratta, ma della condizione delle donne nel mondo.
L'autrice della fotografia ha già conquistato otto premi di categoria nel World Press Photo ed è la seconda sudafricana ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento.
Una menzione speciale inoltre è stata riservata alle immagini scattate dai minatori cileni rimati intrappolati all'interno della miniera di San Josè.
Per vedere queste e altre immagini in attesa che la mostra giunga a Napoil, si può cliccare nella categoria foto del website del World Press Photo: worldpressphoto.org.

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