"Dalai Lama - Il suo messaggio al mondo" in DVD: recensione

Tenzin Gyatson, nome completo Jetsun Jamphel Ngawang Lobsang Yeshe Tenzin Gyatso è nato il 6 luglio 1935 a Qinghai, un villaggio a nord-est del Tibet.

Biografia

All'età di due anni, gli venne riconosciuto il dono della reincarnazione, essendo egli stesso la reincarnazione del XIII Dalai Lama, Gyatso Thubten. Per questo dono, Tenzin Gyatso venne proclamato XVIII Dalai Lama e ribattezzato con il nome di Jetsun Jamphel Ngawang Lobsang Yeshe Tenzin Gyatso che significa “Sacro Signore, Gloria gentile, Compassionevole, Difensore della fede, Oceano di saggezza”; nei Paesi occidentali viene definito con l'appellativo di “Sua Santità, il Dalai Lama”. Oltre ad essere una grande guida spirituale, il Dalai Lama, negli anni, è diventato anche un influente Capo di Stato del suo Paese, il Tibet. Per anni cercò di negoziare con il Governo di Pechino, l'indipendenza del Tibet e soprattutto del suo popolo, ma senza riuscirci; alcuni anni dopo, grazie anche all'aiuto degli Stati Uniti, cercò di fare scoppiare una rivolta in Cina, ma anche questa volta il tentativo non andò a buon fine e fu costretto a fuggire e a rifugiarsi a Dharamsala, in India dove risiede fino ad oggi. Nel 1989, Jetsun Jamphel Ngawang Lobsang Yeshe Tenzin Gyatso ricevette, per la prima volta nella sua vita, il Premio Nobel per la pace. Nella sua vita, il Dalai Lama ebbe modo di conoscere e di farsi conoscere da diversi personaggi famosi come:
Richard Gere
Harrison Ford
Meg Ryan
Goldie Hawn

Le varie cariche e titoli di Tenzin Gyatson, XVIII Dalai Lama

Gyatson è un monaco tibetano di religione buddhista; Tenzin è il XIV Dalai Lama; ricevette il Premio Nobel per la pace nel 1989; è anche capo spirituale della scuola Gelug del Buddhismo Vajrayana; è il massimo esponente della “non-violenza”; infine, non solo è il massimo esponente del buddhismo ma è anche il più esperto conoscitore e divulgatore della religione buddhista nel mondo occidentale. Governò il Tibet dal 1950 al 1959, ma subito dopo dovette rifugiarsi in India a causa dell'occupazione, da parte del Governo cinese, del Tibet. Egli vive a Dharamsala in India, con un seguito di discepoli tibetani che si aggira sui 120.000 seguaci; lì ha formato “il governo dei tibetani in esilio”, di cui Gyatson è il leader-maximo. Giorno 11 marzo 2011, si è dimesso dalla carica di Capo dello Stato del Governo tibetano in esilio.