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Assassinio sull'Orient Express: recensione

È stato considerato una delle migliori trasposizioni cinematografiche di un libro di Agatha Christie. Un cast d'eccezione, una regia raffinata, un must che non può mancare nella cineteca dei cultori. Parliamo di "Assassinio sull'Orient Express"

Trama

Nel 1935 il detective di fama mondiale Hercule Poirot ha appena finito un caso a Istanbul e sta tornando a casa a Londra a bordo del lussuoso Orient Express. Ma, il treno si ferma improvvisamente quando la neve blocca le rotaie. E tutta l'emozione di viaggiare nel famoso treno finisce quando un uomo viene trovato morto nel suo scompartimento, accoltellato dodici volte. Il treno è bloccato e nessuno è sceso o salito dal treno. Questo può significare solo una cosa: il killer è ancora a bordo ed è compito di Hercule Poirot di trovarlo.
E anche questa volta l'infallibile detective belga non mancherà di scovare l'assassino, dopo un'attenta analisi degli indizi e una lunga serie di colpi di scena, che toglieranno il fiato allo spettatore.

Recensione

Il film è stato girato nel 1974 e diretto dal regista Sidney Lumet. Si avvale di un cast d'eccezione con Albert Finney, Ingrid Bergman, Sean Connery e molti altri.
Il film è stato girato con estrema eleganza e stile. La maestosa cinematografia, gli abiti glamour, i personaggi aristocratici deliziosamente eccentrici, la colonna sonora misteriosa e raffinata hanno contribuito a rendere il film teatralmente regale.
Il ritmo è lento e rilassato. E mentre il dialogo nel film originale è in inglese, il film ha un sapore deliziosamente internazionale, con un mix di accenti e pronunce interessanti. La sceneggiatura è intelligente ricca di umorismo, sempre con buon gusto. Esempio: l'affascinante signora Hubbard commenta : "L'uomo deve aver attraversato il mio scompartimento per accedere a quello del signor Ratchett, non è d'accordo?" L'anziana principessa Dragomiroff risponde in tono impassibile: "Non mi viene in mente nessun altro motivo, signora." Nel suo ritratto di Hercule Poirot, Albert Finney quasi letteralmente scompare nel ruolo, un omaggio al trucco convincente e al modo di fare di Finney. La sua prestazione è adeguatamente teatrale e altrettanto divertente. Il resto del cast è perfetto e una delle parti migliori è quella di Wendy Hiller che interpreta la principessa Dragomiroff come reale, orgogliosa, e molto eccentrica. Con i suoi paesaggi innevati, gli interni decorati e accoglienti, e le luci soffuse, "L'assassinio sull'Orient Express" è un ottimo film da vedere in una notte fredda d'inverno, rannicchiata sotto una coperta o accanto a un caminetto con una tazza di tè o un bicchiere di cognac.
Basta essere sicuri che tutti i coltelli e pugnali della casa siano fuori portata!

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