Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma: informazioni e storia
La Basilica di San Paolo fuori le mura è la seconda più grande di Roma, dopo quella di San Pietro. La costruzione è posta sopra il luogo dove venne sepolto l'apostolo Paolo, difatti la tomba si trova all'interno della basilica. L'intero complesso religioso è territorio del Vaticano. Vista la sua importanza, la Basilica, dal 1980 è patrimonio dell'Unesco.
La costruzione della basilica
In seguito all'incendio che colpì Roma nel 64 d.c., l'apostolo Paolo venne ucciso. Sul luogo del suo martirio, la nutrita comunità cristiana di Roma edificò un piccolo monumento, che diverrà poi una modesta basilica per volere dell'imperatore Costantino. Sarà poi Papa Silvestro a consacrarla nel 324 d.c..
L'ampliamento
Visto l'impressionante pellegrinaggio verso la basilica, venne deciso l'ingrandimento della struttura che prevedeva la ricostruzione totale del complesso. Durante il regno congiunto degli imperatori Teodosio, Graziano e Valentiniano II avverrà l'edificazione della nuova ed imponente basilica che verrà completata nel 395 d.c. sotto l'imperatore Onorio. La consacrazione avverrà 5 anni prima del completamento, nel 390 d.c., ad opera di Papa Siricio.
Le modifiche strutturali
In seguito a dei modesti restauri, la struttura venne modificata sotto il pontificato di Gregorio: l'altare venne posto sopra la tomba dell'apostolo Paolo e venne rialzato il pavimento. Leone III farà poi inserire il pavimento in marmo. Nell'800 d.c., Giovanni VIII farà fortificare l'intero complesso e all'interno delle mura si svilupperà un piccolo borgo. Due secoli più tardi la basilica verrà dotata di un campanile, nel 1600 verrà rinnovato l'altare, mentre, oltre un secolo dopo, Benedetto XIII farà costruire il Santissimo Sacramento per custodire un crocifisso di legno del grande scultore senese Tino di Camaino.
Dall'incendio del 1823 ai giorni nostri
Il 15 luglio 1823, durante la notte, si sviluppò un devastante incendio all'interno della basilica. Dopo diverse ore i Vigili del Fuoco riuscirono a domare le fiamme, ma della sacra struttura era rimasto ben poco. Papa Pio VII morirà senza sapere della disgrazia. Inizialmente l'intenzione era quella di un restauro, ma, vista la grave distruzione, Papa Leone XII optò per la ricostruzione totale della basilica. Venne effettuata una imponente raccolta fondi a cui parteciparono i sovrani di mezza Europa e non solo. Sarà Pio IX a consacrare la nuova basilica nel 1854. La ricostruzione comunque non finì, nel 1874 venne completata la facciata, abbellita con uno splendido mosaico, mentre solo nel 1928 terminò la costruzione del quadriportico, arricchito con un bel giardino. Durante la Seconda Guerra Mondiale i monaci di San Paolo fuori le mura, avvalendosi dell'extraterritorialità del complesso, nascosero molti ebrei romani, ma nel 1944 la polizia repubblichina entrò nel complesso e interrogò i monaci utilizzando talvolta violenza fisica. Dopo la guerra la Basilica ha subito nuove ristrutturazioni, terminate definitivamente nel 2006.