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Ben Stiller: biografia e film dell'attore statunitense

“…Noi siamo americani, prima agiamo e poi pianifichiamo…” (Ben Stiller, “Una notte al museo 2”).

Cenni biografici

Figlio d'arte, Ben Stiller è nato a New York nel 1965 da Jerry Stiller e Anne Meara, entrambi attori comici. La sua apparizione nel mondo dello spettacolo è pertanto precoce, esordendo infatti a soli 10 anni nella serie televisiva “Kate McShane”. Decide in ogni caso di studiare alla Scuola del Cinema a Los Angeles, la UCLA. Il debutto sul grande schermo, a fianco del padre, avverrà nel 1987, in “Su e giù per i Caraibi”.

La carriera

A seguito del debutto ebbe subito una piccola parte nel film di Spielberg “L’impero del sole” e così in altri tre film fino a quando, nel 1994 con “Giovani, carini e disoccupati”, una commedia sulle aspettative e gli amori della sua generazione, esordisce come regista. Diventa nel frattempo un idolo per gli adolescenti americani tanto che MTV ospiterà, nel 1990, il “The Ben Stiller Show”. Il grande successo arriverà nel 1998 con la commedia brillante “Tutti pazzi per Mary”, piena di gags dissacranti che si trasformarono in un en plein in tutti i botteghini d’America e d’Europa. Il 2000, sarà l’anno di “Ti presento i miei” dove esordirà l'umoristica saga con De Niro con il quale, quattro anni dopo, riproporrà il secondo episodio, “Mi presenti i tuoi?”. Seguiranno “Un appartamento per tre” e “L’invidia del mio miglior nemico”, pellicole che affineranno la sua comicità surreale, tanto che cercherà di utilizzarla anche in “Starsky & Hutch”, girato insieme all’amico Owen Wilson, film che tuttavia, complice la fragile trama, non riceverà particolari consensi. Il 2006 è l’anno di “Una notte al museo”, film che aveva destato grande attesa. In realtà la pellicola, pur essendo piena di effetti speciali, presenta delle trovate piuttosto convenzionali ma questa convenzionalità sarà forse la sua forza e non la sua debolezza. Il film infatti riesce a divertire senza bisogno di stupire né di ricorrere agli eccessi. E’ comicità giocata su ruoli elementari ma con grazia, dosata ma con grande ritmo, tanto che si dimentica quasi la trama, ammesso che ve ne sia una da seguire. Ci sarà nel 2009 un seguito, “Una notte al museo 2 – la fuga”, ma come spesso succede, la freschezza del primo episodio non viene confermata. Nel 2010 invece, con il terzo episodio della saga condivisa con De Niro, “Vi presento i nostri”, ritrova nella lotta tra genero e suocero una fonte di bravura e di comicità capaci di tenere alto il ritmo, anche qui, di una vicenda ormai divenuta sterile. Di questi ultimi anni il non riuscito “Tropic Thunder” ove figura come attore e regista e l’altrettanto sfortunato “Un microfono per due”.

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Amata come attrice comica, ha saputo ironizzare sul suo "stato" di donna grassa, condividendo con il pubblico difficoltà, successi e voglia di rimettersi in gioco...e ci è riuscita.