Calderon de la Barca: biografia

Pedro Calderon de la Barca è stato il maggiore drammaturgo spagnolo del periodo barocco.

Pedro Calderon de la Barca, gli studi religiosi.

Pedro Calderon de la Barca nasce a Madrid in Spagna nel 1600 da nobile famiglia. A soli nove anni diventa allievo del collegio imperiale dei gesuiti dove intraprende i primi studi scolastici (1609/1614). In seguito frequenta le migliori università spagnole tra le quali quella di Alcalà e di Salamanca dove inizia a studiare teologia (1617/1620). Nell'università di Salamanca approfondisce la propria formazione teologica e riceve il prestigioso titolo di baccelliere in teologia (corrispondente alla odierna laurea triennale). Il giovane Calderon de la Barca viene influenzato dalle problematiche religiose dell'epoca e in particolare modo dalla dottrina gesuitica che sosteneva la teoria del libero arbitrio. Inoltre oltre ad essere influenzato dalla religione venne influenzato anche dal gongorismo e quindi anche dalla cultura poetica barocca dell'epoca. Difatti fu proprio il gongorismo ad indirizzarlo nella ricerca di un linguaggio aulico e ricco di metafore. Nel 1621 viene accusato di aver ucciso un servitore del duca di Frias ma riesce a scampare alla cattura rifugiandosi presso l'ambasciatore di Germania il quale lo accoglie ben volentieri.

Il teatro.

Nel 1623 esordisce come commediografo e per lui inizia un prolifico periodo di venti anni durante il quale si dedica alla produzione di drammi storici, i drammi filosofici e leggendari ai quali si alternano le commedie d'intreccio e i drammi sacri detti anche autos.
Tra i drammi storici sono degni di nota Il sindaco di Zamalea e La figlia dell'aria mentre tra gli autos Il grande teatro del mondo e tra i drammi filosofici La vita è sogno (messa in scena nel 1635).
Dopo cinque anni ritorna al servizio del duca di Frias ma poi nel 1629 viene arrestato per aver attaccato in una commedia un prete che lo aveva biasimato per avere inseguito in un convento un commediante che aveva ferito suo fratello.Nel 1636 viene nominato cavaliere da Filippo IV mentre l'anno dopo compone una delle sue opere più importanti, Il mago dei prodigi.In seguito combatte contro i Francesi (1640/1642) e poi diviene segretario del duca d'Alba nel 1645.Nel 1651 diventa sacerdote mentre nel 1666 viene nominato cappellano maggiore del re.
Dopo una vita dedicata interamente al teatro e alla religione muore nel 1681 lasciando 80 autos, 80 commedie ed altre opere minori.