Chirurgia estetica del seno: rischi e possibili complicanze

La chirurgia estetica del seno è sempre più in voga, vediamo le potenziali complicanze.

I vari tipi d'intervento

Sempre più donne ricorrono alla chirurgia estetica del seno, spinte dal desiderio di avere un decolletè perfetto e sodo. - La mastoplastica additiva è in grado, tramite inserimento di protesi mammarie al silicone, di modellare e modificare la forma del seno.
- La mastoplastica riduttiva è un'operazione chirurgica più complessa, consente di diminuire il volume del seno.
- La mastopessi serve a ridare turgore e tono al seno troppo rilassato, a causa di diete drastiche o per l'avanzare dell'età. Oltre che per fini estetici, la chirurgia del seno può essere un valido aiuto dopo mastectomie. La chirurgia ricostruttiva assume un ruolo importante per la stabilità emotiva già provata della donna.
La chirurgia estetica additiva del seno spesso è vista come una soluzione fin troppo semplice.
Un bel decolletè ha la sua importanza, ben vengano le tecniche di mastoplastica, ma bisogna aver presente che non è come bere un bicchier d'acqua: rischi e possibili complicanze sono sempre in agguato. Per fortuna, non sono eventi troppo ricorrenti, ma è meglio conoscerli.

Rischi e complicanze

Possono insorgere a poche ore dall'intervento o anche nei giorni che seguono. Sono chiamate complicanze precoci, vi fanno parte in primis l'ematoma e il sieroma. In questi due casi il problema tende a risolversi in poco tempo, tuttavia, l'ematoma va drenato subito dallo specialista e il sieroma, che causa una fuoriuscita di siero ematico, tende a guarire spontaneamente.
L'infezione è già una complicanza più seria, si avvertono forti dolori al seno e la successiva rimozione delle protesi è un'operazione necessaria e tempestiva.
Ancora più grave è il rigetto delle protesi, che può verificarsi nelle settimane successive.
In tal caso la necrosi cutanea è il sintomo più evidente.
Purtroppo, anche scampando i pericoli appena esposti, non si può star tranquilli.
Le complicanze tardive possono presentarsi dopo mesi o anche anni dall'intervento. Il dislocamento della protesi è una di queste: si assiste a un suo spostamento, che può arrivare in prossimità della cavità ascellare.
Con la contrattura capsulare si ha invece un cambiamento di forma del seno, dovuto al tessuto fibroso che si forma in maniera eccessiva attorno alle protesi.
Il rippling è una conseguenza del problema appena citato, specie se la paziente ha una pelle particolarmente sottile. Si tratta di rughe e pieghe attorno alla zona della protesi.
Un evento particolarmente spiacevole è la rottura della protesi, anche se con le nuove composizioni a base di silicone ad alta coesività, può capitare di non accorgersi dell'accaduto, cosa tuttavia per niente positiva perchè la sostanza siliconica rimane a contatto con i tessuti circostanti con potenziali danni per la salute.