Codice a Barre Ean, cos'è e come si legge?
Un codice a barre ean o codebar è un insieme di elementi grafici a contrasto, disposti in maniera tale da essere letti dai sensori a scansione ottica e codificati in modo da fornire una data informazione, per il trasferimento di essa ad un sistema informativo.
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Perché i codici a barre?
I barcode sono ampiamente utilizzati, dalla gestione delle merci in entrata ed uscita dai magazzini aziendali, alle etichette per il calcolo del prezzo dei prodotti per la spesa; negli ultimi anni i code ean vengono utilizzati anche per gli acquisti di biglietti aerei o di treni su internet. Il codice a barre, quindi, permette sostanzialmente la lettura di un'informazione da parte del computer. Ideato nel 1948, l'utilizzo dei codici a barre è stato introdotto sostanzialmente per permettere una decodifica più veloce delle informazioni in input per i computer, in quanto grosse quantità di dati possono essere lette velocemente rispetto ad inserimenti manuali, oltre al fatto che la precisione del dato risulta maggiore.
Il codice ean: di cosa si tratta
Tra i vari formati di codice a barre, l'EAN, o European Article Number, utilizzato in Europa e Giappone (in questo Paese chiamato JAN), identifica, in modo univoco, un prodotto destinato alla vendita al dettaglio. Il barcode ean è strutturato in quattro dimensioni tra barrette e spazi, multipli del primo modulo unitario. Ogni carattere del modulo è leggibile nei due sensi.
Il codice a barre ean viene utilizzato solitamente nel formato barcode ean 13, per articoli di consumo, ed è rappresentato da 13 caratteri; dodici sono rappresentativi; il primo da sinistra è il carattere di controllo della sequenza. Inoltre, si trovano i caratteri di inizio, fine e controllo (al centro).
La lettura dei primi tre caratteri identifica il paese di decodifica; le ultime cifre definiscono il produttore ed il tipo di prodotto.
Esiste anche l'ean 8, che, attraverso una codifica ristretta ad 8 caratteri, identifica prodotti troppo piccoli per la codifica ean 13.
In Italia, l'associazione che si occupa di diffondere gli standard adottati a livello mondiale per il barcode è l'indicod-ecr.
Un accenno va fatto al codice QR sviluppato nel 1994, da una compagnia giapponese, in grado di contenere informazioni più ampie rispetto al normali codici a barre, è detto anche codice bidimensionale, utilizza una matrice di dati ed è riconoscibile anche dai telefoni cellulari.