Come aprire un negozio per il fai da te

Siete amanti del fai da te e vi piacerebbe trasformare questa passione in un lavoro? Ecco come fare!

Avviare un'attività commerciale: com'è cambiato l'iter burocratico

E’ in continua crescita la percentuale di giovani che, terminato il percorso di studi, decide di avviare un’attività in proprio. Con l’entrata in vigore della legge Bersani (numero 248 del 2006) l’iter burocratico per l’apertura di attività commerciali si è notevolmente snellito e questo ha rappresentato un ulteriore incoraggiamento per quanti, pur intenzionati a intraprendere questa strada, si lasciavano frenare dall’immensa mole di pratiche amministrative richieste. La novità più interessante di questo decreto legislativo riguarda l’abolizione delle licenze per l’apertura di attività commerciali in locali di metratura inferiore a 250 metri quadri, al di sotto di questa estensione, infatti, è possibile vendere qualunque cosa (purché sia legale!). Per quanto riguarda gli esercizi commerciali di dimensioni superiori, invece, vige ancora l’obbligo della licenza. Non sono più previste, inoltre, le distanze minime tra due attività commerciali della stessa tipologia, e anche questa è una notevole agevolazione per gli aspiranti imprenditori. Insomma, aprire un esercizio commerciale oggi è molto più semplice rispetto al passato. Ma cosa vendere? Quale potrebbe essere il settore giusto?

Come aprire un negozio di fai da te

Di seguito analizzeremo il percorso da seguire per aprire un negozio di fai da te. Avviare un’attività commerciale di questo tipo, avendo un minimo di esperienza nel settore, non è difficile: - Innanzitutto è bene fare un’indagine di mercato e accertarsi che nelle vicinanze non ci siano grosse catene (tipo Bricocenter, Leroy Merlin, Bricofer) che potrebbero rappresentare una concorrenza difficile da contrastare. - Occorre avere a disposizione un locale di dimensioni idonee (l’ideale sarebbe almeno ottanta - cento metri quadri), in modo tale da poter creare dei corridoi ed esporre la merce in maniera ordinata. Per quanto riguarda la parte burocratica è necessario: - aprire la partita iva; - iscriversi alla Camera di commercio nel registro delle imprese; - consegnare la dichiarazione di inizio attività al Comune competente. L’investimento iniziale varia molto in base alla località in cui si intende aprire e agli eventuali lavori di costruzione/ristrutturazione/arredamento del locale, oltre che, se non si tratta di un locale di proprietà, al canone mensile di locazione. La cifra media necessaria per la fornitura iniziale di merce si aggira intorno a cinquantamila euro.