Come scegliere un puntatore laser per astronomia

Utilizzati per numerosi campi di applicazione, i puntatori laser sono un valido strumento di supporto in materia di astronomia. Tuttavia, la severa legislazione che regolamenta questa tipologia di oggetti impone una scelta accurata, per evitare di incorrere in errore.

Quale puntatore scegliere e perchè

Il primo aspetto da considerare è il colore del fascio emesso da una penna laser: esso dipende dalla lunghezza d'onda del fascio. Se essa è di 532 nm produce un raggio visibile di colore verde; diversamente, una lunghezza d'onda che va dai 635 ai 650 nm produrrà un raggio laser rosso, mentre invece il raggio sarà blu in caso di lunghezza d'onda dai 405 ai 473 nm. Qualsiasi sia il campo di applicazione, i laser verdi sono i più luminosi e visibili, anche a causa della frequenza di emissione.
Il secondo aspetto consiste nella possibilità di poterlo disattivare agevolmente, mediante tasto di accensione e spegnimento. Quest'ultima specifica non è trascurabile, poichè la potenza di un qualsiasi puntatore laser, rapportata alle dimensioni, è tale da non permettere una completa dissipazione del calore. Questo porterebbe, in caso di impossibilità nello spegnimento, a un "fuori uso" dell'attrezzo dopo qualche minuto di utilizzo continuativo. Per questo motivo, è auspicabile l'utilizzo di un puntatore con singolo tasto di accensione "autorilasciante", che si sollevi in automatico quando non vi è applicata la pressione delle dita.

Le classi di potenza

Premettendo sin da subito che qualsiasi puntatore in grado di erogare potenza superiore a 1 Mw(puntatore di seconda classe) è considerato fuorilegge, diamo uno sguardo alle classi di puntatori laser esistenti. Prima classe: Puntatori di bassa potenza, ben protetti. Generalmente non pongono nessun problema all'utente, anche se osservati da vicino. Seconda classe: Puntatori di potenza fino a 1 Mw. La chiusura delle palpebre, conseguente riflesso dell'abbagliamento, pone l'utente in sicurezza in caso di osservazione accidentale. Classe 3A: Laser di potenza fino a 5 Mw. Anche in questo caso, nonostante si sia ben 5 volte la potenza consentita dalla legge, la chiusura delle palpebre risulta protettiva. Il pericolo tuttavia scatta se puntati negli occhi in modo continuativo. Classe 3B: Laser di potenza dai 5 ai 500 Mw. Sono pericolosi sia per gli occhi(anche a palpebre chiuse),sia per la pelle, e anche per materiali incendiabili. Aspetto ancora più importante, possono essere anche non visibili, in quanto comprendono la gamma degli infrarossi. Classe Quarta: Laser di potenza superiore ai 500 Mw. Pericolosi per gli occhi, causano ustioni gravi. Generalmente sono usati per taglio a laser o per incendiare materiali, quindi vanno usati solo in ambienti protetti. Occorre quindi verificare, compatibilmente con l'uso che si intende fare, la classe di appartenenza del fascio laser.