Dieta a zona: ricette
La dieta a zona inventata dal dr.Barry Sears si basa sul presupposto che gli ormoni siano i maggiori responsabili delle funzioni fisiologiche, e che l'alimentazione possa essere un mezzo idoneo a raggiungere la "zona" cioè il punto di massimo benessere psicofisico, grazie proprio all'azione svolta sugli ormoni buoni e cattivi.
In cosa consiste la dieta a zona e quali cibi prevede
La dieta a zona, abbandonando il calcolo calorico dei cibi, li seleziona per blocchi suddividendoli così nei diversi pasti, che devono essere cinque o sei e devono contenere blocchetti di proteine, carboidrati e grassi. Si parla anche di "dieta 40 30 30" per indicare le quantità raccomandabili dei tre componenti, questa tecnica viene detta dieta a blocchi. La dieta a zona è utile sia per dimagrire, che per mantenere il benessere fisico, migliorare la concentrazione e le prestazioni atletiche (infatti spesso è utilizzato nelle diete per sportivi). Vediamo insieme delle ricette base della dieta a zona, divise per pasto di riferimento. Ovviamente a seconda che si cerchi una dieta light o diete per dimagrire si sceglieranno più o meno blocchetti a pasto.
La colazione è il pasto a cui chi si avvicina alla dieta zona fatica ad abituarsi.
Essa deve contenere tre o quattro blocchi ed essere abbastanza abbondante.
Un primo abbinamento può prevedere uova (un tuorlo +3 albumi) e frutta
Una seconda scelta è costituita da mozzarella e bresaola, frutta e pane integrale con un poco d'olio. La mozzarella si può sostituire con lo yogurt, il latte in fiocchi o la ricotta.
Pranzo e cena
Il pranzo e la cena prevedono 4 blocchi. Un esempio di ricetta potrebbe prevedere:
110 g petto di tacchino
200 g pera
130 g arancia
25 g pane
10 g olio d'oliva
Oppure se piace il pesce si può scegliere un'insalata di granchio e gamberi con maionese e limone e panino integrale, oppure un trancio di tonno accompagnato da un'insalatina di finocchi condita con olio. Si può alternare un piatto di pasta abbinato a pesce e insalata, oppure del brodo vegetale da accompagnare con verdure e panino integrale.
Il segreto è partire sempre dalle proteine, per poi scegliere i carboidrati e abbinare infine i grassi, per allenarsi nel calcolo delle quantità si possono utilizzare i software per zone reperibili anche on line.
Gli spuntini
Gli spuntini, che devono essere due o tre e composti da uno o due blocchi a seconda del fabbisogno, possono comprendere diversi cibi, a seconda dei propri gusti:
Un uovo, mezza mela, una manciata di frutta secca, 50 g di prosciutto, mezza coppa di ananas o uva passa, un avocado con limone, uno yogurt magro, del parmigiano.