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Don Carlo, il capolavoro di Giuseppe Verdi

Nel Don Carlo Giuseppe Verdi affronta il tema del conflitto tra Chiesa e Stato, ma non solo: il contrasto tra genitore e figlio, Filippo II e Don Carlos, anima l'opera, andata in scena per la prima volta nel mese di marzo del 1867, al Theatre de l'Accademie Imperiale de Musique di Parigi.

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Il Don Carlo, il cui nome originale era Don Carlos, è uno dei capolavori di Giuseppe Verdi, composto su libretto di Camille du Locle e Joseph Mery. La prima rappresentazione dell’opera, in lingua francese e in cinque atti, è andata in scena l’11 marzo del 1867, a Parigi, al Theatre de l’Academie Imperiale de Musique. Successivamente, Achille de Lauzieres si occupò della traduzione italiana dell’opera. Per quel che riguarda i temi affrontati, vale la pena di citare in primo luogo il contrasto tra due differenti concezioni politiche: da una parte Filippo II, che rappresenta la monarchia assoluta, e dall’altra il Marchese di Posa, che propende per una politica libera basata sulle autonomie.
Da notare anche il contrasto tra genitore e figlio, che si esplica nel confronto tra Filippo II di Spagna e suo figlio, Don Carlos, appunto. Infine, ecco il contrasto tra Chiesa e Stato, con Filippo II che non riesce a imporre la propria volontà alla Chiesa.

Arie famose

Tra i brani famosi di questo capolavoro, citiamo "Fointanableu! Foresta immensa", nel primo atto, "Io la vidi, e al suo sorriso", "Non pianger mia compagna", "Nel giardin del bello saracin ostello", "Restate! Presso la mia persona" e "Io vengo a domandar grazia", nel secondo atto; "Spuntato ecco il dì d’esultanza" e "Trema per te, falso figliuolo", nel terzo atto; "O Carlo, ascolta", "Oh don fatale", "Ella giammai m’amò", "Ah, sii maledetto" e "Son io dinnanzi al re?", nel quarto atto; e infine "Tu che le vanità" e "Ma lassù ci rivedremo", nel quinto atto. La partitura di Verdi per il Don Carlos prevede l’utilizzo di archi, arpa, timpani, piatti, grancassa, triangolo, campane in Mi bemolle e Fa diesis, quattro corni, due trombe, tre cornette a pistoni, cimbasso, tre tromboni, due fagotti, corno inglese, ottavino, due flauti, due clarinetti e due oboi.

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Radio centro 95 è una radio storica del piemonte, con sede attuale a torino. nata nel 1976, si è evoluta e sviluppata negli anni; negli anni ’80 risultava essere la radio più ascoltata del momento, con le sue 3 reti radiofoniche.