Dragon Ball GT, recensione del box I in DVD
Serie animata realizzata appositamente per la televisione, Dragon Ball GT è il terzo capitolo della saga animata (se non consideriamo il recente Dragon Ball Kai, creata modificando in qualche punto Dragon Ball Z) di Akira Toryama, già famoso per il divertente Dottor Slump e Arale, che si può considerare quasi il cartone animato simbolo di questi ultimi anni.
/wedata%2F0028198%2F2011-08%2FSon-Goku.jpg)
Trama
Come nel precedente Dragon Ball Z, anche Dragon Ball GT si suddivide in piccole serie che vedono i nostri protagonisti combattere con nemici diversi e sempre più cattivi. In breve, la serie animata si apre con Goku che ritorna bambino dopo un desiderio sbagliato di Pilaf e le sfere che spariscono in tutto l’universo: devono essere assolutamente ritrovate entro un anno altrimenti il pianeta Terra sarà costretto a esplodere. Di conseguenza il piccolo Goku, Trunks e Pan iniziano un viaggio nello spazio per recuperare le sfere del drago. Al loro ritorno, però, incontrano Baby, un nemico che avevano incontrato nello spazio e che si è impossessato del corpo di Vegeta. Nel capitolo successivo il Dr. Gelo e il Dr. Myuu creano un varco spazio temporale che fa ritornare gli antichi nemici già sconfitti. I nostri saranno chiamati nuovamente a combattere contro di loro e, infine, contro il cyborg C-17 creati dai due scienziati. Nell’ultimo capitolo, a causa dei troppi desideri espressi con le sette sfere del drago, quando il drago Shenron viene nuovamente rievocato, stavolta si divide in sette draghi di cui alcuni malvagi che Goku, Vegeta e gli altri sono chiamati a sconfiggere.
Recensione
La serie animata è composta da 64 episodi andati in onda in Giappone tra il 1996 e il 1997. In Italia la serie è stata trasmessa su Italia1 nel 2001, dove è stato più volte replicato, poi su Italian Teen Television (su Sky) e Hiro.
Dragon Ball GT (insieme alle due serie precedenti: Dragon Ball e Dragon Ball Z) condivide il triste destino di quasi tutti gli anime che arrivano in Italia: non solo le sigle italiane prendono il posto di quelle originali, ma gli episodi sono sottoposti a censure sia nelle scene (soprattutto nei nomi e, in generale, nei riferimenti alla cultura nipponica), ma anche che nei dialoghi.
Per quanto riguarda la distribuzione, dopo la messa in onda televisiva, la De Agostini ha pubblicato la serie TV in VHS con il ripristino delle sigle originali giapponesi e, nel 2007, l’edizione DVD con contenuti extra. Successivamente anche la Yamato Video ha raccolto tutta la serie in un’edizione composta da tre box DVD.