Eddie Murphy: vita e film dell'attore statunitense

“..Ho tutti i capelli, ho una faccia famosa, so raccontare bugie, posso fare solo una cosa…mi candido a Presidente degli Stati Uniti!..” (da il film di Eddie Murphy “Il distinto gentiluomo”, 1992)

Note biografiche

L’infanzia é relativamente tranquilla, passata a New York con madre e patrigno. A soli 15 anni debutta nei bar della città con piccoli show di cabaret, peraltro infarciti di una comicità un poco grosssolana ma che riscuotono un sufficiente successo. Murphy non abbandonerà mai un linguaggio un poco al limite della scurrilità anzi, su quello concentrerà una buona parte del suo stile, affinandone certamente le espressioni, portandolo talvolta a dei livelli di spudorata sofisticatezza, tanto che la comicità sarebbe scaturita più dall’iperbolica metafora linguistica che non dalla bontà del contenuto. Il suo esordio nel cinema, nel 1982 con “48ore”, esalta proprio questa sua esperienza nel districarsi in un linguaggio ed in una gestualità molto espliciti, definendo un personaggio scenico che, indipendente dal ruolo che andrà l’attore ad interpretare nel tempo, porterà con sé questo indelebile marchio.

Il successo, la caduta e la rinascita

“Una poltrona per due” e successivamente “Un piedipiatti a Beverly Hills” dove recita il ruolo del poliziotto Axel Foley, sono probabilmente le sue pellicole più riuscite. Di quel periodo, forse con troppa faciloneria, come se il successo avesse offuscato le sue capacità decisionali, sceglie di interpretare le pellicole “Un bambino d’oro” ed “Il principe cerca moglie”. Questi due films, riporteranno un certo successo al botteghino ma esauriranno l’attenzione della critica intorno al personaggio. Seguiranno alcuni problemi in merito a questioni di sfruttamento dei diritti e poi il suo esordio come regista con “Harem Nights”, che si rivelerà un autentico flop. Inoltre, problemi di carattere personale con un’ingombrante famiglia, 5 figli oltre una causa in corso per il riconoscimento di un sesto ed alcuni comportamenti sregolati, faranno cadere vertiginosamente la sua popolarità che, solo per un pelo, si salverà con nuovi episodi dei primi successi: “Ancora 48 ore”, “Beverly Hills Cop II” e “Beverly Hill Cop III”. Gli anni novanta saranno un susseguirsi di flop, escludendo forse “Il professore matto”, dove recita ben 7 ruoli e riesce a riaccendere la curiosità della critica, tanto che proseguirà due anni dopo con “Il professor Dolittle”. Sarà tuttavia necessario attendere il 2007 quando, con “Dreamgirls”, interpretando il ruolo di un cantante soul la cui carriera sta terminando annegata nella droga, Murphy troverà quella capacità e maturità che invano, per anni, critica e pubblico avevano atteso. “Piacere Dave”, l’anno successivo, sarà la conferma di questa raggiunta maturità che, dimenticando completamente i vecchi cliché, si affida ancor più a quella capacità di trasformismo che lo proietta quasi nel mondo dei cartoons. Previste due novità per questo 2011, molto attese.