Esame di maturità, come arrivare preparato alla seconda prova
Seconda prova d'esame: come scacciare l'ansia e svolgerla al meglio.
Esami: gioie e dolori
Passano gli anni, ma la parola "esame" non smette di fare paura. Venditti con la sua "Notte prima degli esami" avrà accompagnato le notti insonni di milioni di studenti, un po' impauriti, un po' emozionati.
Se la prima prova viene superata rifugiandosi dietro una traccia che dia sicurezza, la seconda prova lascia poco spazio alla scelta. È la prova simbolo di una scuola, e della sua offerta formativa, per cui è quella più temuta, il banco di prova più importante.
I licei classici affrontano la versione di greco o latino, i licei scientifici il compito di matematica, i licei linguistici una lingua, quelli artistici la prova di disegno. Negli istituti tecnici e professionali la situazione non cambia: gli studenti affrontano per la seconda prova la materia di indirizzo della scuola.
Sembrerebbe che una prova così caratterizzante per quello che è il piano d'offerta formativa di una scuola non debba suscitare così tanta preoccupazione: in fondo si tratta della disciplina o delle discipline cui la didattica dedica più ore, quella meglio studiata, si direbbe.
Eppure, in genere si tratta anche della materia più temuta.
Le commissioni d'esame scongiurano il più possibile il problema della copiatura, ma stime recenti ci dicono che gli studenti italiani copiano in quantità, e senza eccessivi sensi di colpa.
All'apertura delle buste che contengono le tracce, gli studenti sono tenuti a consegnare i cellulari e qualsiasi altro supporto non consentito.
Insomma, il tanto temuto confronto con il foglio bianco regna incontrastato.
Come scongiurare l'ansia: l'esercitazione
Ma come arrivare preparati?
Per i licei classici, dopo il sorteggio tradizionale che assegna il greco o il latino alle prove d'esame, lo spettro si riduce ad una sola delle lingue antiche.
Bene, è di massima utilità svolgere le versioni sottoposte a esami gli anni precedenti: questo sistema non solo aiuta a interiorizzare il grado di difficoltà della consegna d'esame, ma è dopotutto un ottimo mezzo di esercizio.
Un'altra cosa importante, che non tutti gli studenti fanno, è leggere con attenzione almeno un paio di volte il testo greco o latino, prima di aprire il vocabolario. Ultimo, e non meno importante, è il vocabolario stesso: essendo l'unico mezzo che si ha, è necessario sfruttarlo al meglio, leggere con attenzione i lemmi delle parole da tradurre, spesso anche contestualizzate dal curatore.
Per il resto, la seconda prova è in generale una prova tecnica, che richiede delle competenze maturate negli anni e molta esercitazione. Il modo migliore per affrontare la seconda prova e arrivare preparati è esercitarsi ripetutamente, acquisire un metodo di traduzione o soluzione del quesito algebrico tale da garantire una preparazione applicabile il giorno dell'esame.