Forno per cuocere il pane, come sceglierlo
Semplice per la composizione (farina per pane, acqua e lievito) e allo stesso tempo complesso dal punto di vista procedurale, è indubbiamente l’alimento che non può mancare sulla tavola di tutti i giorni: il pane. Ma come produrre questo gustoso alimento? Che forno si usa per cuocere il pane? Quale forno impiegare per fare il pane in casa?
Ingredienti e preparazione.
La lavorazione del pane è un’attività complessa e faticosa, a maggior ragione per tutti coloro i quali non possiedono le più evolute e costose macchine per impastare il composto. La farina è l’ingrediente chiave, esiste un'apposita farina per la panificazione, ma anche la farina di casa è adatta per il nostro intento. Decisiva è l’azione del lievito, grazie alla quale l’impasto gonfia.
Dopo aver impastato e fatto lievitare il pane si passa all’ultima ma decisiva fase della lavorazione, ossia la cottura del pane, ed è in questa fase che il forno impiegato per cuocere l’impasto si rivela un elemento fondamentale. Esistono difatti varie tipologie di forni per il pane: dal più impegnativo forno in muratura (questo è di solito il forno da panificio), ai più comune forno domestico, passando per i più professionali ed esosi forni per ristoranti, forni per pasticceria ecc.
Forno in muratura.
I forni in muratura altro non sono che i più noti forni a legna, presenti in una qualsiasi pizzeria. La peculiarità di questi forni, sta nel fatto che vengono alimentati tramite la combustione della legna fatta ardere al loro interno.
Prima di procedere alla cottura del pane è necessario che il forno raggiunga una certa temperatura. Questa è un’altra rilevante caratteristica di siffatti forni. Raggiunta la temperatura adeguata, una pietra situata al centro della struttura in mattoni assumerà una colorazione candida a causa dell’elevato calore.
A questo punto non resta che togliere le "braci" e infornare il nostro impasto e, avendo cura di chiudere per bene la “bocca” del forno, lasciarlo cuocere per circa un’ora.
Forno elettrico.
Sicuramente più pratico si potrebbe rivelare il forno elettrico, in particolare per chi avesse intenzione di dilettarsi nella produzione casereccia del pane. Anche in questa circostanza è richiesta una temperatura di cottura piuttosto elevata, all’incirca tra i 200 e 220° C, che spesso e volentieri coincide con la temperatura massima cui può essere portato un comune forno domestico.
Magari non avremo il tipico aroma dettato dal binomio: piano in muratura e combustione della legna, ma senza ombra di dubbio avremo la soddisfazione di poter comunque farcire, magari con un goccio d'olio e con un po’ di sale, una calda fetta di pane appena sfornata dalla nostra cucina.