Giuni Russo: biografia e discografia della cantante
Giuni Russo rimane un punto di riferimento irragiungibile nel panorama musicale italiano. L'artista siciliana, per tutta la sua carriera, è riuscita a dimostrare come Arte e Vita non siano due elementi distanti tra di loro, ma un unico flusso di Poesia che sgorga dall'Anima.
La Vita
Giuni Russo, al secolo Giuseppa Romeo, nasce a Palermo il 7 Settembre 1951. Già da bambina inizia a respirare aria di musica in casa, essendo la famiglia molto appassionata di lirica, e dimostra di saperci proprio fare già a sedici anni, quando vince il Festival di Castrocaro. È il primo passo di una lunga gavetta che la porterà a calcare numerosi palchi come quello di Sanremo, Castrocaro e del Festivalbar. Ma il successo vero e proprio lo raggiunge qualche anno più tardi, nel 1976, quando con il brano 'Mai' ottiene il riconoscimento da parte di pubblico e critica, e non solo in Italia, venendo apprezzata in molti paesi Europei, in special modo in Francia dove ottiene anche un buon risultato in termini di vendite.
L'incontro con Franco Battiato è l'inizio di un lungo sodalizio che permette a Giuni Russo di raggiungere una dimensione artistica a lei più congeniale che, con lo splendido album 'Energie', esplode in tutta la meraviglia.
Quando però, nel 1982, la Russo raggiunge i vertici delle classifiche e il Disco d'Oro con 'Un'Estate al mare', brano firmato dal cantante catanese, la cantante viene imprigionata nel cliché delle hit estive a tematica balneare, soprattutto a causa delle direttive artistiche della sua etichetta discografica e si allontana dalla sperimentazione di 'Energie'.
Dopo quasi un decennio di lontananza dalle scene a causa dell'ostracismo dei discografici, nel 1988, torna la Giuni 'sperimentale' con 'A casa di Ida Rubinstein', un disco fusion di contaminazione fra lirica, pop elegante e jazz, incentrato sull'interpretazione di arie da camera. È l'inizio della rinascita e di un periodo, come quello degli anni '90 ricco di interpretazioni diverse l'una dall'altra.
Nel 2003, con 'Morirò d'Amore', Giuni Russo partecipa al Festival di Sanremo ottenendo un grande successo. È il suo brano di addio. La cantante, malata da tempo, muore nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2004, a soli 53 anni.
Una sensibilità interpretativa fuori dal comune
Giuni Russo è stata una delle migliori cantanti italiane per diversi motivi. La sua sbalorditiva estensione vocale che le permetteva di coprire quasi cinque ottave, una tecnica fuori dal comune e la capacità di interpretare i brani, l'hanno resa un personaggio inimitabile, una figura quasi eterea, un spirito puro dalla voce angelica.
Il suo LP 'Energie', ancora oggi, è considerato uno dei punti più alti della discografia sperimentale e modello per chi fa musica in Italia.