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Guida al calcolo dell'assegno di mantenimento dei figli

L'assegno di mantenimento dei figli in caso di divorzio, si basa principalmente sullo stato reddituale dei coniugi, al fine di garantire alla prole lo stesso tenore di vita che avrebbero avuto se la coppia non si fosse separata.

Assegno di mantenimento dei figli

In base all'articolo 30 della Costituzione Italiana, in cui si sancisce "il dovere e il diritto di mantenere, istruire ed educare i figli", l'art. 147 del Codice Civile sottolinea l'obbligo dei genitori a provvedere alla sussistenza, fisica e morale, della prole. Questo principio fondamentale si estende anche in caso di scioglimento civile del vincolo matrimoniale, obbligando il coniuge con il reddito più alto a provvedere alle necessità finanziare della prole col versamento di un assegno di mantenimento al fine di garantire loro lo stesso tenore di vita a cui erano abituati prima della separazione. L'obbligo di mantenimento è inteso sia per i figli minorenni, generalmente affidati alla madre mantenendo anche l'usufrutto della casa coniugale, che per i figli maggiorenni qualora non lavorino e non siano in possesso di un reddito proprio.

Come calcolare l'assegno di mantenimento

Il calcolo dell'assegno di mantenimento dei figli, così come quello per il mantenimento del coniuge, si basa essenzialmente sul reddito del coniuge obbligato. Il reddito non si basa solo sullo stipendio ma anche sul valore patrimoniale in suo possesso (case, mobili, attività commerciali, azioni, etc.).
L'assegno viene ripartito considerando il tenore di vita del coniuge e le esigenze che la nuova situazione comporta. Ai figli viene generalmente affidata anche la casa coniugale, cioè la residenza in cui hanno convissuto in due coniugi insieme alla prole prima della separazione. Il coniuge obbligato, cioè colui che deve provvedere all'assegno, è chiamato a versare una somma di denaro proporzionale al mantenimento dei figli e della casa. Qualora, infatti, la casa coniugale fosse in affitto, il coniuge è obbligato ad incrementare l'assegno di un importo che compensi le spese del canone di locazione.
La separazione però può comportare ulteriori spese per il coniuge obbligato (ad esempio l'affitto di un appartamento, dopo aver lasciato la casa coniugale di proprietà): in tal caso può essere richiesta una rivalutazione dell'assegno per un importo inferiore. L'importo dell'assegno di mantenimento per i figli è calcolato di solito a non più di un terzo dello stipendio del coniuge obbligato, pertanto se il coniuge guadagna 1.200 euro al mese, l'assegno sarà di 400 euro.
La giurisprudenza regola comunque l'entità dell'assegno da un minimo di 160 ad un massimo di 320 euro per un solo figlio, mentre si passa da 210 a 420 euro per due o più figli a carico.

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