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Harry potter e il prigioniero di Azkaban, recensione

La terza trasposizione cinematografica del maghetto inglese

Dark

Harry potter e il prigioniero di Azkaban ha decisamente segnato un notevole cambiamento di rotta della saga cinematografica tratta dai libri della Rowling, mostrandosi più adulto e affrontando tematiche più complesse dei due precedenti episodi.
In merito lo si deve attribuire principalmente al regista designato per questo terzo capitolo, il messicano Cuàron, che ci mostra un'ambientazione molto gotica e oscura, piene di guglie e anfratti sinistri dove la fa da padrona una natura matrigna popolata di grottesche creature. inoltre vengono riprese diverse tematiche sociali molto attuali, quali per esempio il razzismo, la perdita dei punti di riferimento, come lo sono i genitori e il male visto come qualcosa di non assoluto, un qualcosa che bisogna valutare da diversi punti di vista.
Tra i protagonisti di questo terzo episodio sicuramente l'ippogrifo Fierobecco, metà rapace e metà quadrupede, e i Dissennatori, scheletri-fantasmi che succhiano le anime dei vivi. Nel 2005 questa pellicola ha avuto due nominations agli Oscar, una per la miglior colonna sonora e una per gli effetti speciali, non riuscendo però a primeggiare in nessuna delle due

Aspetti positivi

- Cast: per questo terzo episodio cinematografico della saga di Harry Potter, hanno davvero selezionato in meglio degli attori anglosassoni, tra i quali Rickman, Oldman ed Emma Thompson, davvero superlativa nei panni della professoressa Cooman. Questa scelta ha sicuramente pagato, dando ancora più profondità ai protagonisti.
- Fotografia: ambientazioni davvero bellissime, cupe quel tanto che basta, rese in una maniera quasi perfetta, di grandissimo impatto sicuramente.
- Caratterizzazione psicologica dei personaggi: il compito non era affatto semplice, Cuàron si trovava con i protagonisti ormai adolescenti che dovevano affrontare tutta una serie di problematiche, come detto precedentemente molto attuali, non risolvibili con l'aiuto della bacchetta magica. Il risultato è davvero ottimo, un lavoro introspettivo molto coraggioso, se consideriamo il target medio di questa serie, e decisamente riesce a dare una nuova dimensione (quella giusta!) all'opera della Rowling.

Aspetti negativi

- Tagli: purtroppo ridurre l'intero libro ad un unico episodio cinematografico, ha costretto gli autori ad una serie di tagli sulla trama, che benché non risultino determinanti ai fini della comprensione delle vicende, farà sicuramente storcere il naso ai fans più attenti del maghetto.

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