Honda Concerto: informazioni sull'auto
Prodotta e messa in commercio a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, la Honda Concerto, realizzata dalla divisione britannica della casa giapponese, si basa sulla piattaforma di motore della Rover 200. Vediamone, quindi, pregi e difetti.
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Caratteristiche
La Honda Concerto è una vettura prodotta dalla divisione britannica della Honda tra il 1988 e il 1994. Rappresenta l’erede della Honda Ballade, con la quale condivide la piattaforma, sulla base della Rover 200 e della Rover 400. Distribuita anche in Giappone, la Concerto è stata molto contestata per il suo design abbastanza discutibile. Per quel che riguarda le motorizzazioni venduta, è stata disponibile con un propulsore mille e quattro benzina da 88 cavalli, un mille e cinque benzina da 90 cavalli, un mille e sei benzina da 115 cavalli, un mille e sei benzina da 130 cavalli, un mille e sei benzina da 106 cavalli e un mille e otto turbodiesel, venduto solo in Portogallo, Francia e Italia.
Aspetti positivi
- Il punto di forza di questa macchina può essere individuato nell'affidabilità che essa è in grado di garantire. Si tratta, infatti, di un veicolo comunque robusto e solido, che bada più alla sostanza che alla forma, e che di conseguenza punta molto sulla praticità e sulla funzionalità.
- Tutti i motori a disposizione si caratterizzano e si fanno apprezzare per un'erogazione molto lineare e dolce, che poi si traduce, su strada, in una marcia regolare e omogenea, priva di sbalzi o brusche interruzioni.
- A dispetto di una dotazione di serie abbastanza mediocre, occorre comunque mettere in risalto il fatto che il confort, sia dei passeggeri che del conducente, è assicurato. I sedili sono comodi e non troppo rigidi, e lo spazio all'interno dell'abitacolo è sufficiente per concedere una notevole libertà di movimento.
- Discreta la tenuta di strada, anche su percorsi sterrati, sconnessi o impegnativi.
Aspetti negativi
- Tra gli aspetti meno positivi relativi a questa macchina, parente stretta della Rover 200 Turbo, occorre mettere in evidenza che l'aspetto estetico è stato aspramente contestato dagli appassionati e dagli addetti ai lavori: un design ritenuto semplicemente brutto, con linee squadrate e l'assenza di un vero progetto visivo.