Il favoloso mondo di Amèlie, recensione sul film

Il favoloso mondo di Amélie è un film francese del 2001, arrivato in Italia a Gennaio 2002, scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet ed interpretato da Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz.

Trama

Amèlie Poulain cresce in un paese di provincia francese. Suo padre è un medico alquanto strano che visita la figlia ogni mese credendola malata di cuore. Sua madre è morta uscendo dalla chiesa, investita da una suicida.
Amèlie, diventata ragazza, si trasferisce a Parigi dove lavora come cameriera in un caffè di Montmartre. Il giorno che le cambia la vita è il 31 agosto1997; infatti vedendo in tv il servizio sulla tragica morte di Lady Diana, le cade di mano il tappo di una bottiglia, che finisce su una piastrella. La piastrella nasconde una scatolina che contiene dei giochi, e Amèlie suppone siano appartenuti ad un bambino che abitava nel suo appartamento decenni prima.
Amèlie decide di rintracciare il proprietario della scatolina che dovrebbe avere circa cinquant'anni. La ragazza, dopo lunghe ricerche, riesce ad ottenere un nome, ma le sue ricerche risultano vane.
Quando sta per rinunciare alla ricerca, le viene in aiuto "l'uomo di vetro", un pittore suo vicino di casa, affetto da una malattia che rende le sue ossa fragili come il vetro e che vive in una casa "imbottita".
L'uomo fa notare alla ragazza che ha cercato la persona sbagliata in quanto aveva sbagliato il cognome dell'uomo. Finalmente riesce a trovare l'uomo e gli restituisce, anonimamente, la scatolina.
La gioia di aver contribuito a rendere felice una persona le fa cambiare il suo modo di vivere e da quel momento decide di rendere felice il prossimo.
Comincia con suo padre, che dalla morte della moglie è sempre più chiuso e triste, facendogli credere che il suo nano da giardino è in vacanza intorno al mondo. Riesce a far credere alla portinaia che il marito, morto dopo la fuga con l'amante, abbia disperatamente cercato di mettersi in contatto con lei prima di morire.
Riesce a far innamorare una sua collega tristemente single di un frequentatore del bar e accompagna un cieco descrivendogli quello che vede.
Alla fine trova anche l'amore incontrando Nino, un sognatore come lei, che colleziona fototessere mal riuscite cestinate dai proprietari.

Conclusioni

Il film è dolcissimo ed emozionante e ci lascia una morale bellissima: per ricevere amore bisogna provare piacere nel ricevere amore. In Francia il film è stato un grande successo, mentre negli USA ha battuto gli incassi de "La vita è bella" di Roberto Benigni.