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Il polo nord e l'inversione geomagnetica

L'inversione del campo magnetico terrestre sta diventando un argomento di moda negli ultimi tempi. Si inizia a voler conoscere qualcosa di più in proposito ai movimenti della terra e l'influenza che hanno sugli organismi viventi, tra i quali l'uomo. In questo articolo si parlerà dello scostamento del polo magnetico rispetto al polo nord, da cosa dipende e che conseguenze si possono prevedere.

Polo nord e campo geomagnetico

Che cos'è un campo geomagnetico? Esso è un fenomeno naturale che esiste dal tempo della formazione della terra, e da quel momento ha subito diverse inversioni sia di tipo direzionale che d'intensità. Questo fenomeno è generato da un dipolo magnetico, cioè l'insieme di 2 cariche opposte connesse tra loro, detti poli.
Nel nostro pianeta questi poli sono il polo Nord e polo Sud.
Si può immaginare il campo geomagnetico come il fenomeno generato da un magnete che passa per il nucleo della terra fino ai due poli terrestri con una inclinazione spostata in confronto all'asse terrestre di 11,5°.
Nell'ultimo secolo il polo Nord magnetico si è spostato di molto se paragonato ai spostamenti verificatosi nei secoli appena passati.

Conseguenze dell'inversione geomagnetica

L'inversione di questo campo magnetico comporta, come si può facilmente intuire, l'inversione tra il polo Sud e Nord.
Il geomagnetismo è di grande importanza per il nostro pianeta, poiché estendendosi per una grande distanza nello spazio crea una specie di scudo contro parte dei raggi cosmici che sono diretti verso la terra, prodotti dalle continue tempeste solari.
Questo "scudo" è chiamato magnetosfera la quale può essere indebolita dall'inversione magnetica portando, secondo gli esperti, ad un passaggio di circa il doppio dei raggi cosmici.
Sono ormai circa 150 anni che la magnetosfera si sta indebolendo. Che conseguenze possiamo prevedere? Ormai si sa per certo che la terra, durante il suo percorso, ha avuto delle fasi di inversione dei poli.
Questo lo si è appurato osservando delle rocce vulcaniche fuse con all'interno il minerale ferrite, che durante il processo di solidificazione tende a "muoversi" verso il polo magnetico.
Quindi osservando la disposizione di questo minerale nelle rocce vulcaniche si riesce a capire dove, a quel tempo, era situato il campo magnetico. Si è potuto calcolare che l'ultima variazione di polo è avvenuta circa 780 mila anni fa; da allora il polo magnetico è posizionato in corrispondenza del polo nord.
Questa inversione non aveva creato grandi problemi alla riproduzione ed evoluzione delle forme di vita terrestri di quel tempo. Influenze maggiori si potrebbero prevedere sulle apparecchiature elettroniche deputate alla trasmissione, che potrebbero risentire dell'influenza maggiore dei raggi cosmici.
Un'altra conseguenza prevedibile sarebbe l'aumento della temperatura, e quindi lo scioglimento del polo artico, con conseguente aumento del mare Artico.

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