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Il web italiano: peculiarità

Il web è fonte di infinita ricchezza, ma presenta aspetti allo stesso tempo positivi e critici relativi all'utilizzo nazionale. Una breve analisi della situazione attuale considerando elementi di innovazione e altri di arretratezza.

Classifiche mondiali

I dati ci giungono da una fonte autorevole quale Akamai, piattaforma intelligente che svolge un monitoraggio continuo delle condizioni di internet per assicurarne ai propri clienti, attraverso interventi immediati, il funzionamento.
Quale consulente di rete, propone una classifica non di certo confortante: in Europa, l'Italia è al penultimo posto, seguita solo dalla Spagna, con una velocità media calcolata di 3,4 MB/secondo. Il podio spetta, inverce, alla Corea del Sud con una velocità di 13,4 MB/secondo.
Un altro dato allarmante riguarda la percentuale di popolazione che può utilizzare una velocità superiore ai 5 MB/secondo: solo il 10%, un'esiguità se si pensa che qualche nazione ha perfino raggiunto il 58%.
Si scala la classifica solo quando si tratta di valutare la quantità di attacchi informatici provenienti da ciascun Paese: qui siamo siamo settimi, col 3,6% degli attacchi originati; certo competitivi, ma non orgogliosi di questo!

Evoluzione e nuovi strumenti

In Italia, come nel resto del mondo, si è ormai giunti a utilizzare il così detto Web 2.0, evoluzione del Web1.0 che permetteva e aveva come unico scopo quello di visualizzare solo documeni ipertestuali statici in linguaggio HTML.
Da una concezione meramente strumentale si è passati invece a una dimensione più dinamica. Il Web 2.0 costituisce un modo di avvicinarsi alla rete molto diverso, fondato sulla socialità, la condivisione, il tutto reso possibile dall'introduzione di database, ma soprattutto dall'utilizzo di web CMS cioè sistemi di gestione dei contenuti come forum o web blog.
Tali attività di creazione oltre che di fruizione sono possibili nei settori più disparati: la condivisione di filmati (il cui sito più gettonato resta YouTube), lo sviluppo dell'e-commerce e degli acquisti on line (tra cui Shop.it), la frequentazione di social network (come Facebook) con l'utilizzo di chat, blog e chi più ne ha più ne metta.
Sarà per questo che nel 2006 il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, tenendo conto dell'evoluzione dei tempi, ha sottoscritto assieme al Cisco Systems Italia (leader mondiale del networking per Internet) una convenzione volta a promuovere l'uso e la conoscenza delle tecnologie dell'informazione.
Nonostante le problematiche sollevate dall'approccio a un mondo così vasto e, dunque, dalle numerose insidie in esso celate, il web, e nello specifico il web it, resta un'invenzione e una scoperta di cui, come il fuoco o la ruota, non si potrebbe più fare a meno; è simbolo della nostra evoluzione, ci identifica come cittadini italiani, ma anche del mondo.

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