Johnny Dorelli, artista poliedrico

Andiamo alla scoperta delle carriera di Johnny Dorelli: una vita passata tra teatro, musica e televisione, senza trascurare il cinema, non solo impegnato.

I primi anni

Johnny Dorelli, il cui vero nome è Giorgio Guidi, è cantante, presentatore, attore di cinema e di teatro. Un vero e proprio artista poliedrico, dunque, che spazia con eguale disinvoltura dal palcoscenico di Sanremo a quello dei teatri. Nato a Meda, in Brianza, il 20 febbraio del 1937, Dorelli ha trascorso l’infanzia negli Stati Uniti, dove lavorava suo papà Giovanni Gudi, cantante tenore conosciuto con il nome d’arte di Nino d’Aurelio. Dorelli, che prende il nome dalla storpiatura americana dello pseudonimo del padre, D’Aurelio, studia alla High School of Performing Arts, a Manhattan, e inizia a esibirsi. Nel 1955 viene messo sotto contratto da Teddy Reno, con la CGD, per la quale incide molte cover di brani americani. Il suo stile è confidenziale ed elegante, sul modello dei crooner, alla Nicola Arigliano. Il successo arriva con Calypso Melody, nel 1956, che fa parte anche del film Totò, Peppino e le fanatiche. L’anno successivo la Rai lo sceglie per il Musichiere di Mario Riva, insieme con Nuccia Bongiovanni, mentre nel 1958 Dorelli debutta al Festival di Sanremo con Nel blu dipinto di blu, cantata insieme con Domenico Modugno, che vince il primo premio. Dorelli vince anche l’anno successivo, sempre con Modugno, con la canzone Piove. A quel punto prende il via anche la sua carriera in tv, con Buone vacanze, con il Quartetto Cetra.

Teatro

Lettera a Pinocchio è solo uno dei suoi successi più famosi. Da allora, è un continuo alternarsi tra televisione, teatro e cinema. Tra i film più celebri, citiamo Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, con Lino Banfi, e Ma quando arrivano le ragazze?, di Pupi Avati. In televisione ha condotto numerosi programmi, non tutti con eguale fortuna (si ricorda un Fantastico con Raffaella Carrà non proprio felice agli inizi degli anni Novanta), e preso parte a sit com come Due per tre. Anche sui palchi del teatro la sua carriera è stata fenomenale, con l'apice di Aggiungi un posto a tavola, di Garinei e Giovannini.