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La dieta a zona italiana

Parliamo della "dieta a zona", elaborata in America circa vent’anni fa dal biochimico Sears Barry e resa famosa dall’entusiastica adesione di molti VIP. Questa dieta è stata anche adattata ai gusti alimentari degli italiani. Vediamo come.

I concetti essenziali della dieta

La dieta intende raggiungere la “zona”, ovvero una situazione di perfetta efficienza fisica e mentale. L'obiettivo principale è mantenere l’equilibrio tra due ormoni: l’insulina, che fa immagazzinare sotto forma di grasso le calorie in eccesso, e il glucagone che, al contrario, ne favorisce la trasformazione in energia. L’organismo produce insulina quando si assumono carboidrati: alcuni di questi (detti “ad alto indice glicemico”) innalzano rapidamente il suo livello nel sangue, sbilanciando la proporzione tra insulina e glucagone, la secrezione del quale è invece stimolata dall’assunzione di proteine. Un altro principio consiste nel limitare la produzione di eicosanoidi, sostanze che influiscono sull’apparato cardiovascolare, sul sistema nervoso e su quello immunitario.

I possibili benefici

La dieta si propone non solo la riduzione del peso, ma anche altri importanti benefici per l’organismo, fra cui: - l'aumento della massa muscolare e dell'energia,
- il miglioramento estetico della cute,
- il potenziamento delle difese immunitarie,
- il controllo di patologie come diabete, ipertensione, aterosclerosi, infiammazioni.

Le tabelle dietetiche

L'alimentazione deve essere composta dal 40% di proteine, 30% di carboidrati e 30% di grassi. Si inizia valutando il fabbisogno proteico quotidiano, che varia da persona a persona in base al peso, al rapporto tra massa massa magra e massa grassa e al livello di attività fisica. La quantità di proteine così calcolata si suddivide poi in "blocchi" di 7 gr, a ciascuno dei quali deve corrispondere in ognuno dei 5 pasti un "blocco" di 9 gr di carboidrati (evitando quelli ad alto indice glicemico) e uno di 3 gr di grassi (preferendo quelli insaturi). La quantità di proteine non deve comunque essere inferiore ai 77 gr giornalieri.

La versione italiana

Pane, pasta, pizza, dolci, contengono carboidrati ad alto indice glicemico e sarebbero quindi da bandire, rendendo la dieta improponibile per gli italiani. In effetti, l'alimentazione mediterranea è composta dal 65% di carboidrati, 15% di proteine e 20% di grassi.
Ѐ stata quindi elaborata la "zona Italia", una versione della dieta che mantiene i principi di quella originale ma inserisce nelle tabelle anche cibi tipici della nostra alimentazione nazionale, pur classificandone molti come "fonti svantaggiose". Italiana è anche la linea di alimenti e integratori Enervit zona, ispirata ai criteri di Sears Barry.
Chi intendesse cimentarsi con questa impresa dietetica può consultare il sito Zona.it; un software per la scelta degli alimenti e il calcolo delle quantità è disponibile su Dieta.it; online si trovano anche molte ricette zona.
Tutte le indicazioni necessarie sono inoltre contenute nel libro "La zona facile", edito da Sonzogno.

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