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La storia del Teatro Parioli di Roma

La zona del quartiere Parioli a Roma è ormai, per antonomasia, il luogo dell'alta borghesia, dei vestiti firmati e di uno stile di vita dispendioso. A Roma il Viale dei Parioli (non Via Parioli) non solo delimita uno dei quartieri più famosi della capitale, ma consente anche di arrivare a un teatro i cui attori hanno davvero fatto la storia. Leggete il resto dell'articolo per scoprire la storia del Teatro Parioli a Roma.

Il passato

Il Teatro Parioli di Roma, in via Giosuè Borsi, è da sempre stato uno dei luoghi più importanti della politica, dello spettacolo e dell'informazione: sul palco del teatro, oltre a spettacoli più tradizionali, si sono avvicendati personaggi come Vittorio Sgarbi e Cesare Previti (che si sono fatti conoscere proprio grazie ad alcune considerazioni espresse in quel luogo), Fausto Bertinotti e l'opposto Gianfranco Fini, Aldo Busi (personaggio controverso che sul palco dei Parioli non ha smentito questa nomea), Valerio Mastrandea, Ricky Memphis, Giobbe Covatta, Fiorello, Enzo Iacchetti e tanti altri.
Oltre a essere un trampolino di lancio o un ritrovo tipico di molti artisti della recitazione, il Teatro Parioli si è anche distinto in passato come simbolo della lotta alla mafia: in seguito alla partecipazione di Giovanni Falcone, Alfredo Galasso e Claudio Fava al programma di Michele Santoro, la mafia mise una bomba nei pressi del teatro, in via Fauro.

Il presente

La storia del Teatro Parioli, pur brillante ed eccessiva agli albori, sta perdendo lo smalto che la caratterizzava: mentre all'inizio Maurizio Costanzo assicurava la presenza di ospiti d'eccezione e palinsesti formidabili, per cui tutti i personaggi pubblici avrebbero dato qualunque cosa pur di poter salire su quel palco, oggi si assiste a spettacoli piuttosto deludenti se confrontati con quelli, quando non sono direttamente scadenti in sé.
Si passa infatti da spettacoli storici come Scanzonatissimo di Alighiero Noschese a programmazioni di natura spiccatamente televisiva come Zelig - che pure, non dimentichiamo, è visto da molti critici come la migliore scuola di comici italiana al giorno d'oggi. Sul palco è possibile vedere spesso i Fichi d'India, Pablo e Pedro, Vincenzo Salemme, Giobbe Covatta ed altri artisti del loro calibro. Nessuno, però, può fare a meno di notare che lo splendore dei vecchi tempi è irrimediabilmente perduto.

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