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Let it be, recensione dell'album dei Beatles

Let it be è l'ultimo lavoro discografico dei Beatles, l'ultimo capitolo di una carriera artistica e creativa che ha portato i quattro ragazzi di Liverpool nell'olimpo della più grande band di sempre.

Alcune informazioni delle sessioni di registrazione

Tra il 2 e il 31 gennaio 1969 i Beatles si riuniscono negli studi di Twickenham per le registrazioni del nuovo disco, l'idea era quella di tornare alle origini, come nel 1962 con il loro fortunato album d'esordio Please Please me.
Ma ogni cosa andò storta tanto che per mesi i quattro ragazzi accantonarono il progetto e l'album fu pubblicato solamente un anno dopo quando le loro strade avevano già preso percorsi differenti.

Let it be, recensione dell'album dei Beatles

Nel 1969 l'uomo andava sulla luna ma nel nostro pianeta stava calando il sipario sulla più grande band di tutti i tempi i Beatles. Let it be fu ideato un anno prima della sua pubblicazione, un album che non è mai stato amato abbastanza dagli stessi componenti della band e dalla critica musicale.
Get back era il nome originale di Let it Be un disco che nacque sotto una cattiva stella tra incomprensioni di John Lennon e il resto del gruppo, un John ormai sempre più distante e stregato dalla presenza ipnotica di Yoko Ono.
L'idea originale era quella che Let it be potesse diventare un documentario e riprenderne le registrazioni live da due telecamere rappresentando al meglio la vena compositiva dei quattro ragazzi di Liverpool e lo spirito più rock della band, per poi avere come epilogo uno straordinario concerto in un anfiteatro greco.
Purtroppo non fu nulla di tutto questo, i quattro non potevano più coesistere nell'armonia dei primi anni dovuta probabilmente anche dalle gravose finanze della Apple, la casa discografica fondata da loro stessi,.
Eppure rimangono anche in questo disco delle canzoni molto belle dei veri e propri evergreen come la stessa Let it Be dal suo malinconico intro di pianoforte più suonato al mondo, Two us un tuffo nel passato tra John e Paul un duetto acustico e vocale che ricorda di quando i due erano ancora dei ragazzi sognavo di diventare come Elvis Presley.
Across the universe un brano composto interamente da Lennon ma che non riuscì ad eguagliare altre sue canzoni, The Long and Winding Road ballata coinvolgente che rappresenta tutta la malinconia di McCartney per la fine della sua band, una canzone che in seguito fu letteralmente stravolta dal loro produttore Phil Spector lasciando Pau incredulo.
Get back dalle sonorità rock scritta da Paul McCartney è la canzone che chiude questa triste parentesi dei Beatles, una band che avrebbe meritato una conclusione migliore non tanto a livello artistico ma personale visto che la loro amicizia fu distrutta per sempre.

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