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Lezioni di topografia, guida alle esercitazioni

Il rilievo topografico, procedure di rilievo.

Il rilievo topografico: dalla delimitazione dell'area al rilievo dei particolari

Nelle operazioni topografiche di rilievo, assume particolare importanza la padronanza dell'inquadramento geometrico generale, solo successivamente si individueranno i particolari topografici di un determinato territorio. La delimitazione del territorio attraverso una serie di punti e il loro collegamento costituirà la delimitazione di un'area nella quale si rileveranno quei particolari che saranno poi trasposti nella rappresentazione grafica. Il rilievo topografico è costituito da due fasi: - la prima fase è costituita dal rilievo d'appoggio;
- la seconda fase dal rilievo dei particolari. Per l'inquadramento di una determinata area vengono utlizzate le seguenti metodiche: - trilaterazioni;
- triangolazioni;
- intersezioni;
- poligonazioni;
- sistema satellitare GPS.

Gli errori di misura e l'impiego di strumenti di precisione

Bisogna distinguere gli errori di posizionamento da quelli che si generano quando si rilevano dei particolari topografici.
Solitamente un errore effettuato in un dettaglio, non ha un'incidenza sulle misure rilevate, mentre un errore di posizionamento si riverbera anche nei punti di dettaglio. Se per esempio consideriamo un punto A che viene determinato a partire dal punto B e misuriamo le relative coordinate polari: l'azimut T e la distanza AB, vedremo che l'azimut topografico determinerà l'errore a seconda che la misura venga effettuata a partire da una certa angolazione. Dal punto di vista pratico si può ovviare a questi inevitabili errori di misura, ripetendo le misure sino a ridurre l'errore ad un valore accettabile utilizzando degli idonei strumenti di precisione come il teodolite.

Le triangolazioni e il problema di Hansen

Dal punto di vista operativo quando vengono fissati dei punti in una rete di inquadramento, questi possono essere collegati con delle triangolazioni.
Successivamente si misura un lato di ciascun triangolo denominato base e la misura degli angoli interni di ogni triangolo.
Conoscendo la base e applicando il teorema dei seni, si potrà determinare la misura degli altri lati, definita la distanza tra i lati a partire dal vertice degli angoli, si potranno poi stabilire le coordinate dei vertici. Come metodo topografico quello delle triangolazioni è impegnativo, anche se il calcolo delle triangolazioni è un calcolo geometrico che non presenta grandi difficoltà. Più complesso dal punto della topografia pratica è il cosiddetto Problema di Hansen chiamato anche della doppia intersezione inversa.
Questa procedura viene utilizzata quando sono noti due punti delle coordinate (A e B), ma si ignora il terzo.
Attraverso la scelta di un punto ausiliario (D) visibile da una determinata posizione (P) e collimabile con gli altri due punti delle coordinate (A e B) si può determinare la lunghezza del segmento AP e degli angoli che hanno vertice in A e in B. Conoscendo le misure degli angoli, si potranno poi stabilire le coordinate di P.

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