Marco Travaglio, un giornalista scomodo
Uno dei giornalisti d’inchiesta più importanti del panorama giornalistico italiano, famoso per i suoi interventi al programma Anno Zero di Rai2, condotto da Michele Santoro: Marco Travaglio.
/wedata%2F0028198%2F2011-08%2FMarco-Travaglio--ad-una-conferenza-a-Trento---Sour.jpg)
Cenni biografici
Formazione classica per Marco Travaglio: maturità classica e laurea in storia contemporanea. Ancor prima di laurearsi, entra nel giornalismo free lance poi, lavorando a Il nostro tempo, gli fu presentato Indro Montanelli che lo porta con sé nel suo Il Giornale, come corrispondente da Torino: qui lavora fino al 1992 quando diventa, finalmente, giornalista professionista. In seguito collabora con Enzo Biagi al programma serale Il Fatto, in onda su Rai1 dopo il TG serale curando, al contempo, una rubrica del giornale La Voce, che metteva in luce le contraddizioni delle dichiarazioni fatte dai politici. Si comincia quindi a delineare così l’interesse per il giornalismo politico e d’inchiesta.
Nel 1995 La Voce chiude e Travaglio riprende la sua attività free lance per diverse testate giornalistiche. Due anni dopo, in occasione del 25° anniversario della morte di Luigi Calabresi, vittima del terrorismo, pubblica le intercettazioni telefoniche del giorno dopo l’arresto di Adriano Sofri, ex leader del movimento di estrema sinistra Lotta Continua, accusato di essere il mandante dell’omicidio. Nel ’98 cura per La Repubblica due rubriche: Il Cittadino in cui risponde alla posta dei lettori e Carta Canta, una rubrica che metteva in luce le incoerenze di politici, giornalisti e commentatori italiani. Nel 2001 viene intervistato da Daniele Luttazzi al programma Satyricon, in cui presenta il libro L’odore dei soldi che, a pochi mesi dalle elezioni politiche, parla di Berlusconi e dei presunti coinvolgimenti con l’ambiente mafioso. Marco Travaglio, al centro dei dibattiti sulla libertà di stampa, comincia a essere considerato un personaggio scomodo: vengono intentate ben otto cause a suo carico di cui sei lo dichiarano innocente. Collabora con l’Unità, curando una rubrica satirica passando nel 2008 al nuovo Il fatto quotidiano, quotidiano ideologicamente indipendente. Dal 2006 collabora ad Anno Zero, programma di approfondimento giornalistico di Rai2 le cui inchieste ne hanno fatto oggetto di enormi apprezzamenti da parte del pubblico, e di critica e tentativi di censura da parte della classe politica, soprattutto quella di destra.
Premi e riconoscimenti
Per il suo impegno nella divulgazione dell’informazione, Marco Travaglio ha ricevuto due prestigiosi presi: nel 2009 il Premio per la libertà di stampa e nel 2010 il Premiolino, il premio più antico e importante che un giornalista italiano possa ricevere.
Nonostante le accuse per diffamazione e le critiche di una certa area politica, si può certamente affermare che Marco Travaglio è uno dei pochi, veri giornalisti esistenti in Italia.