Mario Del Monaco: biografia del tenore italiano
Mario Del Monaco, tenore italiano nato a Firenze da una famiglia della buona borghesia con ascendenze nobiliari, studiò violino e canto. Il suo nome è legato al ruolo di Otello che ha interpretato in 427 recite molte delle quali con Renata Tebaldi, nessun tenore ha mai superato questo record.
Biografia
Mario del Monaco, nato il 25/7/1915, quando i Del Monaco si stabilirono a Pesaro, divenne allievo del Maestro Arturo Melocchi e si diplomò al Conservatorio Rossini. Nel 1936 vinse una borsa di studio per un corso di perfezionamento al Teatro dell'Opera di Roma, ebbe dei problemi con il metodo d'insegnamento non adatto alle sue caratteristiche, infatti gli insegnanti, vedendolo esile, lo diressero verso un repertorio lirico leggero, riducendo la sua voce al punto di distruggerla, tornato a Pesaro il maestro Melocchi lo riportò all'impostazione a lui più naturale. Si diplomò anche alla Scuola d'arte di Pesaro. Nel 1941 sposò Rina Filippini alla quale rimase legato tutta la vita. Debuttò con Turiddu nella Cavalleria Rusticana nel 1939 e l'anno dopo a Milano, ebbe il suo primo successo nella Madame Butterfly nel ruolo di Pinkerton. Dopo la guerrà iniziò la sua ascesa, nel 1946 debuttò a livello internazionale a Londra con la Tosca e i Pagliacci e negli anni successivi al Teatro dell'Opera di Roma e alla Scala di Milano. Magnifico interprete di tutti i ruoli da tenore drammatico, la fama internazionale gli arriva quando nel 1950 debutta con l'Otello di Giuseppe Verdi, che diventerà il suo cavallo di battaglia, al Teatro Colòn di Buenos Aires e da quel momento in poi venne chiamato nei più grandi teatri del mondo, collaborando con artisti famosi in spettacoli che fecero storia. Oltre alle numerose presenze in teatri italiani, dal 1951 al 1959 apparve al Metropolitan di New York e fu il primo cantante italiano ad esibirsi al teatro Bol'šoj di Mosca, ottenendo l'Ordine di Lenin, per il fanatismo suscitato dalle sue interpretazioni di Carmen e dei Pagliacci.
L'incidente e la fine della carriera
Nel 1964 ha un grave incidente automobilistico che non gli impedì però di riprendere la carriera, lasciò le scene nel 1975 e si ritirò nella sua villa di Lacenigo dedicandosi all'insegnamento fino alla morte. Nel 1982 muore d'infarto e le sue spoglie furono riportate a Lacenigo, da dove partì il feretro, avvolto nel costume da Otello da lui disegnato. Insieme a Giuseppe di Stefano è considerato il più popolare cantante italiano degli anni cinquanta e sessanta. E' sepolto nel cimitero centrale di Pesaro il monumento funebre è dello scultore Giò Pomodoro.