Ong-Bak - Nato per combattere: recensione del film diretto da Prachya Pinkaew

Ong Bak – Nato per combattere è un action movie thailandese del 2003, per la regia di Prachya Pinkaew con Tony Jaa, Perttary Wongkamlao, Pumwaree Yodkamol, Suchao Pongwilai.

Trama

Nel villaggio di Nong Pradu, in Thailandia, un piccolo criminale ordina ai suoi amici di portar via la testa della sacra statua di un Buddha per donarla ad un capobanda di Bangok. La statua, in un tempio di campagna, viene venerata da due secoli dai contadini della regione che, per recuperarla, si rivolgono al giovane Ting, un orfano cresciuto nel tempio del villaggio e che ha imparato le tecniche del Muay Thai (box thailandese della Le nove armi del corpo) dal monaco Pra Kru.
Quando arriva in città, il ragazzo riesce a mettersi in contatto col figlio del capo villaggio. Questi inizialmente lo deruberà, per poi cercare in tutti i modi di convincerlo a combattere per denaro. Ting, fermo nell’intenzione di recuperare a tutti i costi la Ong-Bak (che in thailandese significa “testa tagliata”)e, dopo innumerevoli combattimenti, distruggendo i loschi affari della malavita organizzata riuscirà a portare, finalmente, la testa del Buddha al suo villaggio.

Recensione

Il film, sponsorizzato dal francese Luc Besson e distribuito in Europa dalla 01-Distribution francese, rappresenta un esordio per Prachya Pinkaew e, tutto sommato, ha avuto un buon impatto sul pubblico, soprattutto per gli amanti di Bruce Lee, Jackie Chan e del genere cinematografico in cui le arti marziali la fanno da padrone. Come tutti i film di genere, la storia ruota attorno al protagonista, interpretato da Tony Jaa le cui prodezze atletiche ricordano il compianto Bruce Lee o il Jackie Chan prima maniera. A tal proposito, infatti, nonostante la rinuncia degli effetti speciali tipiche del cinema thailandese (in contrapposizione a quello di Hong Kong che, per anni, ha detenuto la prerogativa dei film sulle arti marziali), il regista utilizza abbondantemente il replay nelle scene dei combattimenti, a voler volutamente sottolineare le capacità del giovane attore, grazie anche alle coreografie dei combattimenti ad opera di Phanna Rithikrai. Nel 2008 è stato realizzato il seguito Ong Bak 2 – La nascita del dragone, anche se è assolutamente distaccato dal primo film, riprendendone solo il titolo e le tematiche.