Palazzo Te: infomazioni

È una delle meraviglie dell'antico Ducato di Mantova, con 5 secoli di storia e capolavori artistici straordinari. Scopriamo il fascino incantato di Palazzo Te.

Il palazzo degli svaghi dei duchi di Gonzaga

Il bellissimo Palazzo Te a Mantova non è affatto un "palazzo del the", come potrebbero pensare alcuni turisti, ma prende il suo nome dall'Isola del Teieto (poi abbreviata in Isola del Te) su cui fu costruito a metà del Sedicesimo secolo. Il signore di Mantova, Federico II Gonzaga, chiese all'architetto Giulio Romano (artefice anche del Palazzo Ducale) di edificare "una residenza per gli svaghi dentro la mia città". In seguito divenne anche un palazzo per accogliere gli ospiti più illustri, come l'imperatore Carlo V che visitò il Te in ben due occasioni. Giulio Romano, uno dei grandi artisti del '500 e in precedenza tra i migliori collaboratori di Raffaello, progettò Palazzo Te su pianta quadrata, con un ampio e luminoso cortile interno. Il suo carattere di "casa dilettosa" a Mantova si nota anche dalla disposizione dei locali, molto insolita per le residenze patrizie dell'epoca. Gli "spazi nobili", infatti, sono al piano terra, anche se rialzati per difendersi dalle periodiche piene del Mincio, e viceversa i locali della servitù sono al piano superiore. Oggi il Palazzo Te è un museo che si può visitare tutti i giorni della settimana (è prevista la chiusura soltanto il 25 dicembre). Spesso, insieme al centro polifunzionale Pala Bam, ospita anche manifestazioni e concerti di "Mantova Live" (ad esempio quelli dell'ensemble di melodie medievali "Diabolus in Musica").
Vediamo allora quali sono le principali attrazioni e le bellezze artistiche del Palazzo.

Le maggiori attrazioni artistiche di Palazzo Te

Sala dei Giganti
È l'ambiente più celebre e spettacolare dell'intero palazzo, un'incredibile e potente rappresentazione pittorica della "Caduta dei giganti" (un episodio delle Metamorfosi di Ovidio). Giulio Romano lo studiò come uno spettacolo fortemente immersivo, ricco di artifici "trompe l'oeil" (una sorta di antico "3D"). Camera di Ovidio
È nota anche come Camera delle Metamorfosi per via degli affreschi che rappresentano scene mitologiche ispirate, appunto, alla più famosa opera di Ovidio, tra cui "Orfeo agli Inferi" e il "Giudizio di Paride". Camera delle Imprese
È lo spazio destinato a glorificare le "imprese" predilette dei committenti del Palazzo, ovvero la famiglia Gonzaga. A Mantova nel '500, le "imprese" erano le immagini simboliche della casata, come il Monte Olimpo o la tortora, incorniciate da un motto che esprimeva i valori di quella famiglia (secondo un'unione detta di "corpo" e "anima"). Camera di Amore e Psiche
È l'ambiente più sfarzoso del palazzo, destinato ad accogliere gli ospiti più illustri. Le ventidue immagini di Giulio Romano descrivono la vicenda di Amore e Psiche, seguendo il racconto delle Metamorfosi di Apuleio.